Regia: David Fincher
Cast: Edward Norton, Brad Pit, Helena Bonham Carter, Jared Leto
Metti insieme Fincher, Palahniuk, Brad Pitt, Edward Norton ed Helena Bonham Carter e il risultato è garantito.
Fight Club è un capolavoro assoluto.
Come il libro da cui è tratto.
E forse in qualche modo è anche più riuscito del libro.
Perché il “fight club” di Palahniuk è ruvido e a volte fin troppo confusionario.
Perché i due protagonisti sono interpretati magistralmente e sembrano accoppiarsi in maniera naturale con Brad Pitt ed Edward Norton e perché l’aiuto delle immagini è fondamentale per segnare la via di una narrazione che per quanto non lineare riesce a raccontarsi senza forzature.
La trama possiede tante sfaccettature da non meritare alcuna categoria svilente e limitata.
Le introspezioni dei personaggi e il messaggio di fondo non scadono mai nella banalità stimolando al contrario l’intelligenza ed il senso critico dello spettatore.
Il colpo di scena su cui si regge il tutto è ben sviluppato e coerente con quello che ci viene presentato in precedenza.
Una colonna sonora particolare ed addirittura iconica nella sua traccia finale lega alla perfezione un’opera che per quanto matura fatica a prendersi troppo sul serio, tanto da trovare nel suo cinismo esasperato e nella sua ironia intelligente due tratti distintivi che fanno di Fight club un cult.
Fincher come sempre è bravissimo a dare ritmo ad una storia che è fatta anche di pause e che alterna ritmi alti a momenti più riflessivi e statici.
Le scelte tecniche per rappresentare le labili condizioni psicologiche dei protagonisti sono divertenti e mai fastidiose aiutando anzi non poco a costruire il mood ideale.
Il finale, diverso rispetto al corrispettivo cartaceo è da solo una piccolo capolavoro che rimane in mente e ti scuote dentro anche per la perfezione tecnica che lo contraddistingue.
Brad Pitt è fantastico nel ruolo del cinico e folle Tyler Durden, così come Edward Norton è molto credibile nella sua interpretazione di un uomo giunto al limite della sua sanità mentale e della sua sopportazione nei confronti del mondo.
Ciliegina sulla torta è Marla Singer ( Helena Bonham Carter), depressa e nichilista, che si metterà in mezzo ai due protagonisti in un rapporto che si evolverà fino all’implosione.
Fight club non si può discutere.
Il romanzo che ha segnato un’epoca è stato mirabilmente rivisitato mantenendo gli elementi dell’originale ma plasmandoli per un media diverso, in modo da sfruttarne del tutto le potenzialità.
Chi non lo ha visto dovrebbe assolutamente vederlo, chi lo ha già visto potrebbe concedersi una seconda visione.
E magari una terza.
E così di seguito.
Perché se metti insieme Fincher, Plahniuk, Brad Pitt, Edward Norton ed Helena Bonham Carter il risultato è senza dubbio garantito: ma non lo raccontate troppo in giro, ricordate (o scoprite) le prime due regole.
Voto: 9/10
[…] regista di “Fight club” è scrupoloso nel valorizzare i dettagli e nel costruire scene d’insieme evocative ed […]
[…] Sorretto da un cast stellare, da una colonna sonora eccellente e da una regia unica, “Fight Club” è un pugno al perbenismo, al capitalismo e alla decenza di una vita sana e […]