Regia: Patricia Rozema

Cast: Ellen Page, Evan Rachel Wood

Un’improvvisa e misteriosa interruzione della corrente elettrica fa da incipit ad un racconto post apocalittico sui generis, intenso e a suo modo rassicurante.

È la storia di due giovani donne, rimaste sole dopo la morte del padre Robert, che si ritrovano ad affrontare la catastrofe e le minacce conseguenti, nella propria casa isolata.

Il film di Patricia Rozema è un delicato viaggio ad esplorare  il rapporto tra le due sorelle e la resilienza alla vita che le contraddistingue nel sapersi adattare cercando di assorbire il meglio da ogni cambiamento.

Anche quando un “meglio” non pare neanche ipotizzabile.

Il ritmo della narrazione, lento e riflessivo, si specchia coi caratteri e le sensibilità di Eva e Nell, con i loro conflitti interiori, con il legame che le stringe al di là di ogni prova a cui il destino lo confronti.

È un ritmo a cui sono costrette e di cui imparano a scoprire la bellezza: il ritmo di un libro, o del raccolto, che ci indirizza e sostiene come farebbe un metronomo.

L’azione e la frenesia sono intrappolate e concentrate in attimi fugaci e crudi, a descrivere eventi che paiono ineluttabili come il corso stesso della vita.

Il risultato è un film da cui traspare la forza dell’essere donna: l’orgoglio, la forza d’animo e la calma che costruisce comprensione, compromessi, ripensamenti e perdoni.

Ellen Page (Nell) e Evan Rachel Wood (Eva) sono bravissime nel raccontare due sorelle tanto diverse quanto unite, capaci di trovare nell’altra la forza per resistere alla tempesta.

Perché quella che le colpisce è una vera e propria tempesta dalle cause e dai risvolti ancora sconosciuti come le stesse proporzioni dell’evento.

Forti sono anche i racconti di un ritorno agli albori dell’umanità, di quanto sia fragile tutta l’infrastruttura di cui permeiamo la nostra esistenza, di quanto possa essere facile perdere la propria umanità e la propria razionalità di fronte al peggiorare degli eventi, di come la gentilezza e la comprensione possano essere la soluzione quando una soluzione non c’è.

Il mondo che circonda Eva e Nell è silenzioso ed immenso, spaventoso ma anche fonte di sostentamento e rigenerazione.

Il silenzio e la calma che ci accoglie durante tutta la pellicola ci fa entrare in un’atmosfera difficile da confrontare con i ritmi di una vita moderna fatta di complicazioni prima ancora che di privilegi.

Un film tutto al femminile che fa della poetica della speranza il suo punto di forza e che riesce ad emozionare e a rassicurare, nonostante tutto.

Perché a volte l’apocalisse può essere più silenziosa di quanto non abbiamo mai immaginato e quasi sempre la rinascita non può che dipendere da una caduta, o dalla fine di qualcos’altro e tutto quello che conta è la terra che ci sostiene, l’istinto di sopravvivenza, l’amore incondizionato e la dolcezza.

Voto: 8/10