Ogni maledetta domenica (1999)

Regia: Oliver Stone

Cast: Al Pacino, Jamie Foxx, Cameron Diaz, LL Cool J

Ogni maledetta domenica.

Capiscono bene il senso del titolo gli appassionati di sport e ancora di più chi lo sport lo pratica di persona.

Perché ogni domenica diventa il momento della verità, del raccolto, del sacrificio estremo.

Il capolavoro di Oliver Stone ci proietta in una dimensione concreta e profonda e si pone l’obiettivo di farlo senza mezzi termini, senza lasciare niente di non raccontato, senza alcuna restrizione riguardante il politicamente corretto.

E senza dubbio di capolavoro si può parlare, senza alcun timore.

Il film racconta gli ultimi scampoli di stagione della squadra immaginaria di football americano degli Sharks di Miami, e lo fa con l’occhio indiscreto di chi scruta dall’interno, soffermandosi sulle dinamiche dello spogliatoio, sulle emozioni della partita, sugli intrighi e i conflitti che riguardino il management.

Il tutto ad un ritmo da rave, con una regia eccezionale e, grazie ad un cast grandioso, con interpretazioni eccezionali.

Quando il leggendario quarterback titolare “Cap” Rooney (Dennis Quaid) si infortuna, seguito immediatamente dalla sua prima riserva, è il momento dell’ormai non più troppo giovane Willie Beamen (Jamie Foxx) di entrare in campo e dimostrare finalmente quale sia il suo reale valore.

L’ascesa del giocatore, il rapporto incrinato tra la dirigenza e la gestione tecnica, la difficoltà di un gruppo di essere coeso e la lotta della squadra ai playoffs saranno i temi principali di un viaggio emozionante ed intenso dentro le crisi e le gioie di ogni domenica.

É difficile trovare un punto debole ad un’opera sceneggiata minuziosamente e diretta in modo regale: Stone e Logan si insinuano nei meandri di un team professionista scandagliandone ogni stanza nascosta senza avere la presunzione di dare giudizi di sorta e lo stesso Stone delizia con una regia particolare e dinamica come un’azione sul campo, facendo assaporare ogni attimo della vicenda e allo stesso tempo lasciando l’impressione di non avere alcun tempo per  distrarsi, proprio come quando parte lo snap e l’azione prende il via.

Jamie Foxx, Cameron Diaz e soprattutto un magnetico Al Pacino (bellissima la ricostruzione che mette in atto del rapporto tra coach e giocatori e addirittura da tramandare ai posteri il discorso finale nello spogliatoio) compongono la colonna portante di un cast scelto al meglio per interpretare i ruoli non semplici di personaggi tutt’altro che monodimensionali, mentre la colonna sonora si adatta alla perfezione ai ritmi della camera e della storia narrata.

Il tutto impresso in una fotografia che è granulosa e patinata al punto giusto, come è il mondo dello sport, soprattutto ad altissimi livelli.

Ogni maledetta domenica, quindi, è un film da assaporare e gustare per la raffinata maestria con cui è presentato, per la passione con cui viene narrato e diretto e per la dovizia di particolari di cui è infarcito.

Perché in fondo è sempre una questione di centimetri: nel football, nella vita e allo stesso modo nel cinema.

Voto: 9/10

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