Regia: Derrick Borte
Cast: Russel Crowe, Caren Pistorius
Proiettato negli Stati Uniti a partire dal 31 luglio, aggiudicandosi oltreoceano il titolo di primo film trasmesso in sala dopo la chiusura dei cinema a causa della pandemia, Unhiged di Derrick Borte è approdato in Italia il 24 settembre 2020 come Il giorno sbagliato.
Nello spazio di soli 84 minuti, il regista tedesco ci propone una pellicola a metà tra l’action movie e il thriller che scorre ad un ritmo stringente ed adrenalinico, con un Russel Crowe convincente (anche grazie all’aiuto delle calzanti inquadrature dal basso, sia per l’espressione del viso che per la stazza) nel ruolo del cattivo mentalmente instabile.
Purtroppo per Borte (e per gli spettatori), gli aspetti positivi del film si esauriscono qui.
L’idea di partire da un tratto problematico della società contemporanea (l’inciviltà e la disattenzione che pervadono le strade delle nostre città) per sviluppare un film godibile, sì, ma allo stesso tempo critico e pungente poteva essere decisamente buona: peccato che, grazie ad una trama inverosimile e ad un perbenismo spicciolo che ci invita ad allacciarci la cintura mentre, immedesimandoci con la co-protagonista, sfrecciamo a 150 km orari per fuggire da un folle che ci rincorre, la sceneggiatura fallisca nell’intento di offrirci un prodotto ben realizzato.
Siamo abituati a decine di casi di cronaca sui notiziari in cui problemi personali o familiari si trasformano in tragedia. Così come abbiamo vissuto sulla nostra pelle, in fasi meno forzatamente casalinghe della nostra vita, il traffico cittadino e la facilità con cui gli abitanti della giungla urbana perdano la pazienza.
Se, quindi, appare credibile (e con un’apprezzabile resa fotografica) la scena d’apertura del film che ci mostra il culmine tragico ed esasperato del divorzio del protagonista maschile della pellicola (Russel Crowe), meno verosimilmente vengono sviluppati gli eventi che seguono il litigio tra l’instabile Tom Cooper e Rachel, che si ritrova braccata e perseguitata da uno sconosciuto per un colpo di clacson di troppo.
Allo stesso modo, appare digeribile con fatica che gli incidenti spettacolari causati dalla folle corsa del protagonista per le strade di New Orleans sembrino voler punire, come mossi da un raziocinio superiore, soprattutto gli automobilisti più distratti e che ad uscirne con solo qualche graffio alla carrozzeria sia sempre e solo l’auto di Tom.
Insomma, la proiezione di una partita a Fortnite, citato nella pellicola, o di una scorribanda tra le strade di San Andreas risulterebbero, rispetto al susseguirsi degli eventi mostratici dal regista di London Town, con l’intento di farci riflettere sul nostro senso civico, più realistiche.
Scioccata sicuramente più della protagonista della pellicola sul finale della sua “brutta giornata”, vi lascio con il voto, sperando di non essere stata troppo cattiva.
Voto: 4/10
[…] tempo plausibile nonostante l’arduo compito (basti pensare, in tal senso, al deludente “Il giorno sbagliato“, che cerca di ricalcarne in qualche maniera le orme, senza riuscire ad essere […]