Ideatore: Phoebe Waller-Bridge
Cast: Phoebe Waller-Bridge, Sian Clifford, Bill Paterson, Olivia Colman, Andrew Scott
Stagioni: 2
Prodotta dall’indipendente Two Brothers Pictures in collaborazione con Amazon per la BBC, acclamata dalla critica e dal pubblico, Fleabag traspone sul piccolo schermo l’omonima commedia teatrale, scritta ed interpretata dalla stessa attrice ed autrice inglese della serie tv, Phoebe Waller-Bridge.
Non ci è mai dato sapere il vero nome della protagonista della serie, il nostro sacco di pulci, ma fin da subito ci viene mostrata la sua verve: Phoebe Waller-Bridge presta il volto ad uno dei personaggi più dissacranti ed irriverenti mai apparsi sullo schermo, trasportando lo spettatore nell’incasinata quotidianità di una londinese squattrinata, che gestisce una stramba caffetteria, alle prese con una sorella rigida ed infelice (Sian Clifford), un padre assente (Bill Paterson), una matrigna dall’indole passivo-aggressiva (Olivia Colman), una vita sessuale (e sentimentale) decisamente frenetica e un enorme macigno sulla coscienza.
In un continuo rivolgersi direttamente allo spettatore, rompendo la quarta parete in un modo che è tipico del palcoscenico teatrale, Fleabag ci racconta la sua versione dei fatti paradossali che la vedono continuamente coinvolta in prima persona.
Un escamotage che sembra servire tanto alla protagonista, che pare quasi cercare l’approvazione dello spettatore, senza vergognarsi dei dubbi e delle debolezze che affliggono anche una donna forte ed indipendente e che, anzi, concorrono a temprarne l’essenza, quanto al pubblico, che riesce, in questo modo, ad entrare in piena sintonia con i pensieri della ragazza e ad apprezzarne appieno il brillante humour inglese.
Nel corso dei dodici episodi che compongono le due stagioni dello show assistiamo all’evoluzione del personaggio sporco, perverso, arrabbiato e incasinato nato dal genio della talentuosa sceneggiatrice londinese: ne scopriamo segreti, dolori e passioni, entriamo nel vivo dei suoi rapporti con una famiglia a dir poco disfunzionale, finiamo persino per essere catapultati in un moderno Uccelli di rovo, quando nella seconda stagione fa il suo ingresso nel cast Andrew Scott, interprete di un affascinante, eccentrico e poco convenzionale prete cattolico ossessionato da una particolare fobia per le volpi.
Fleabag è una serie che sa essere divertente e disinvolta, autenticamente femminista, autoironica e leggera, ma mai banale, al pari dell’omonima protagonista: una donna che non ha paura di essere se stessa, così sopra le righe, così fuori dagli schemi e dalle regole di una società che sa criticare con sarcasmo, e che non deve chiedere a nessuno il permesso di essere fatta di carne ed ossa.
Una donna coraggiosa e brillante come la Waller-Bridge, autrice di una serie tv politicamente scorretta in un panorama di perbenismo ipocrita (che cela, spesso, il peggior tipo d’intolleranza), divenuta, a ragione, un fenomeno mediatico per il suo saper colpire con l’arma tagliente dell’ironia tutto e tutti…(un certo tipo di) femminismo compreso.
Voto: 8/10