Jordan Peele ha saputo stupire i suoi spettatori già dal suo esordio alla regia, Scappa – Get Out, datato 2017 e vincitore del premio Oscar per la migliore sceneggiatura originale, mostrando una straordinaria propensione per il genere horror nonostante la sua formazione da comico.
Dopo l’ancora più intenso e particolare Noi, il regista americano torna sul grande schermo con la sua terza opera,, distribuita in Italia dal 11 agosto 2022.
Nope si discosta dai due precedenti lavori di Peele per temi e ambientazione mantenendo al contempo le atmosfere horror e i caratteri di ambiguità caratteristici del cinema del newyorkese, capace di tenere incollati allo schermo e di stupire mantenendo una coerenza narrativa e una profondità di significati affatto banali per il genere.
Si sa ancora poco, anzi pochissimo sul plot di Nope se non che si tratti di un horror fantascientifico in cui un ranch sembra essere attaccato da un UFO che diventerà a sua volta preda dei residenti che cercheranno di ottenere delle riprese del fenomeno.
Peele ha più volte rimarcato il fatto che l’idea gli sia venuta in un momento storico molto difficile per il cinema e che l’intenzione finale sia quella di creare un vero e proprio spettacolo per il pubblico: l’idea di spettacolo sembra essere rimarcata anche all’interno del film, assumendo toni bizzarri e in qualche modo angoscianti.
La capacità del regista e sceneggiatore di mostrare le cose da punti di vista inattesi e la sua propensione a usare metafore del mondo horror per raccontare temi politici, possono essere un avviso di come la vicenda potrebbe essere sviluppata e il mistero mantenuto sulla trama ha già dato vita a tante teorie sul contenuto di un film atteso sia dalla critica che dal pubblico.
L’attenzione di Peele nel costruire horror profondi e mai banali gli ha permesso, infatti, di essere inserito in quella lista di registi del genere che hanno saputo trarre qualcosa di più dalle atmosfere tetre e paranormali di un mero intrattenimento horror.
Wes craven, George Romero e John Carpenter sono stati autori molto differenti sia tra di loro che da Jordan Peele, ma il bisogno di raccontare, attraverso la paura e le tante metafore che si possono costruire su certi temi, i pericoli e le difficoltà che si nascondono nel mondo.
Non resta che aspettare Nope per capire quali sorprese ha in serbo per il suo pubblico questa volta il talentuoso regista e comico, già consapevoli della sua capacità di stupire e costringere a riflettere.