Battle Royale: cinque film tratti da fumetti

Negli ultimi anni la connessione tra fumetto e cinema si è fatta sempre più forte e le grandi case di produzione attingono sempre più a piene mani dal mondo delle nuvolette con prodotti ad altissimo budget destinati a un pubblico di massa, eterogeneo e fidelizzato.

Il successo degli universi cinematografici Marvel e DC, con la distribuzione sia sul grande che sul piccolo schermo di opere correlate tra loro, ha sancito la consacrazione definitiva di un pezzo di cultura popolare troppo spesso bistrattato (un’indifferenza simile a quella che ancora subiscono i videogiochi) e considerato di terza classe.

In tal senso sono particolarmente interessanti le opere meno mainstream e più particolari, che, sebbene realizzate con un budget più basso, proprio in virtù del non essere dei blockbuster, hanno potuto esprimere concetti meno diffusi senza la necessità di snaturare troppo i lavori originali potendosi permettere allo stesso tempo di sperimentare più liberamente.

Senza scendere troppo nei meandri dell’indie, vi proponiamo oggi cinque film tratti da fumetti che potreste voler recuperare.

  • V per vendetta: Nel 2019 l’Inghilterra è soggiogata da una dittatura estremista che fa della propaganda e della repressione le sue armi più importanti.

Un uomo con la maschera di Guy Fawkes inizierà una ribellione contro lo status quo in un racconto duro e con pochi fronzoli tratto dalla graphic novel di Alan Moore e diretto da James McTeigue con protagonisti i bravissimi Natalie Portman e Hugo Weaving.

Un film importante, capace di un’enorme influenza sul pubblico (la celebre maschera del collettivo hacker Anonymous è, in questo senso, emblematica).

  • Watchmen: in un’America ucronica i vigilanti e gli eroi mascherati sono diventati fuorilegge dopo essere stati protagonisti della geopolitica e degli affari interni al soldo del governo USA.

Le misteriosi morti di personaggi legati al gruppo dei “Watchmen” insospettisce Rorschach che intravede un piano nascosto dietro gli omicidi.

Un film, tratto dal lavoro di Alan Moore, che analizza le ambiguità insite nel ruolo di vendicatore attraverso personaggi carismatici e dal grande impatto cinematografico, sfruttando una storia adulta e ricca di sfaccettature.

Zack Snyder al suo meglio?

  • Sin City: Robert Rodriguez (aiutato dall’autore del fumetto Frank Miller e dal partner in crime Tarantino) e una serie di vicende che si intrecciano per raccontare la città del peccato in una narrazione esplicita, furiosa e senza mezzi termini.

Tanto basterebbe.

La fotografia fumettosa, la scelta particolare di un bianco e nero soltanto parziale e la presenza di un cast eccezionale fanno di Sin City un film imperdibile per gli amanti del genere noir con toni pulp.

  • Hellboy: un demone evocato durante la seconda guerra mondiale dai nazisti, aiutati dal mistico russo Rasputin nel tentativo di portare a termine un rito più grande, è divenuto parte di una misteriosa sezione dei servizi americani. Il ritorno di Rasputin e le sue ambizioni di conquista porteranno la squadra del burbero Hellboy verso una battaglia tra il bene e il male.

Guillermo del Toro e il suo stile inconfondibile portano sul grande schermo uno degli eroi dei fumetti più irriverenti in un film divertente e pieno di sorprese.

  • Snowpiercer: In un futuro post-apocalittico quello che rimane dell’umanità è costretto a vivere su un treno in perenne movimento per sopravvivere alla nuova era glaciale che ha decimato la vita sulla Terra.

La divisione in caste e l’oppressione dei deboli da parte delle classi più agiate è il pretesto narrativo dietro un film adrenalinico e originale, diretto dal premio Oscar Bong Joon-ho.

Menzione d’onore: 

  • Howard e il destino del mondo: Un film su un papero di un altro pianeta che si ritrova a vivere nel nostro mondo e a dover combattere per salvarlo da uno scienziato impossessato. Gli anni ’80, una dose di follia importante e il primo personaggio Marvel a prendere parte a un lungometraggio. Un film da vedere a prescindere da cosa ne potrete pensare dopo.