Dopo aver presentato ai fan degli orrori lovecraftiani il bellissimo Older Gods, il regista britannico David A. Roberts si prepara a portare a termine un nuovo lavoro che mescola i toni dell’horror a quelli della fantascienza: Patriarch, il nuovo film della piccola casa di produzione Wagyu Films, promette di accontentare i fan dei thriller più oscuri, ispirandosi a opere quali Stranger Things, Dark, X-Files e Black Mirror.

La Wagyu Films e David Roberts hanno conosciuto un improvviso successo grazie alla narrazione di un horror con le tematiche care allo scrittore di Providence e cercheranno di raddoppiare il bottino con Patriarch, ancora in fase di produzione, che, sebbene si discosti dal suo predecessore, si rivolgerà probabilmente allo stesso tipo di pubblico.

La sinossi del film ci proietta in uno scenario apocalittico:

Un disastro catastrofico distrugge ogni forma di vita nel raggio di 100 miglia da una struttura di ricerca.

7 anni dopo, uno scienziato della struttura esce fuori dalla zona di quarantena, terrorizzato, ma senza un graffio.

Mentre le squadre di sicurezza vengono inviate a rintracciare altri movimenti inspiegabili nella zona di quarantena, un agente dell’MI5 viene incaricato di interrogare lo scienziato solitario: come è arrivato lì? Dove è stato per 7 anni? Perché sta cercando disperatamente di rientrare nella zona di quarantena e perché parla della fine di tutto ciò che conosciamo?

Patriarch

Patriarch: il corto introduttivo e la storyboard

La Wagyu Films ha anche prodotto un corto dedicato a due personaggi che saranno chiamati in causa all’inizio di Patriarch e che ci mostra il terribile destino di due membri del team di sicurezza che erano rimasti isolati dal resto del gruppo: Embers.

In attesa di poter riportare nuovi elementi riguardo il nuovo prodotto di Roberts e della Wagyu, vi lasciamo, prima di invitarvi a rimanere sulle pagine di Torre 21, ad alcune immagini della storyboard del film e all’evocativo poster promozionale di Patriarch.

Patriarch