Tra il primo e il secondo episodio pilota di Colombo passano tre anni. Un tempo in cui le sorti di quello che diventerà uno dei tenenti più famosi della storia della televisione sono rimaste in un limbo difficile da comprendere con il senno del poi e abituati come siamo ai ritmi delle produzioni attuali.
Nel 1971, a ogni modo, Richard Irving sarà alla regia di Colombo per la seconda volta su due, presentando un episodio ancora più ambizioso del primo e condito da scelte stilistiche più audaci e da un tenente che comincia a prendere le sembianze di quello che conosceremo nello show.
Da ricordare il doppiaggio italiano di Colombo, a cui, per questa volta, presterà la voce nientemeno che Ferruccio Amendola e il fatto che questa sia stata la prima apparizione italiana di Colombo nelle sale cinematografiche.
Pre-Colombo
L’avvocata Leslie Williams (Lee Grant) decide di liberarsi del marito per che ha cominciato a comprendere quanto lei sia stata con lui solo per opportunità e decide di mascherare il tutto inscenando un finto rapimento da far finire in tragedia. Le cose per la donna cominceranno a complicarsi all’arrivo di Colombo e della figliastra, sicura del fatto che la matrigna sia coinvolta nel delitto.
Il piano ingegnoso della donna è portato avanti dalla sceneggiatura sfruttando qualche ingenuità da parte dei poliziotti che seguono il caso, mentre l’assassina risulta gelida, priva di qualsiasi tipo di empatia verso chiunque e molto determinata nel portare avanti i propri piani finendo per essere incastrata soltanto a causa di un tentativo un po’ casuale da parte di Colombo.
Le scene dell’omicidio e quelle immediatamente successive sono caratterizzate da una regia sperimentale e ben realizzata, capaci di sfruttare un sapiente uso di transizioni inaspettate e giochi di luce degni di nota.
Un regia d’avanguardia e un doppiaggio un po’ inusuale per il tenente Colombo
Colombo entra in scena con lo storico impermeabile addosso e intento nella ricerca di una fantomatica penna la cui assenza si farà notare in almeno un altro paio di occasioni durante l’episodio.
Per la seconda volta in due episodi il tenente fingerà di non essere più incaricato delle indagini per poter portare a termine la missione, e, di nuovo, saprà sfruttare una debolezza caratteriale della sua avversaria per metterla nel sacco facendosi forza della presenza, ingombrante quasi quanto quella di Colombo, della figliastra dell’avvocata.
Nel corso del film potremo inoltre assistere a ben due scene in cui il tenente è costretto a volare, prima su un elicottero e quindi su un piccolo aereo privato di cui prenderà addirittura il controllo, e quindi all’introduzione della sua paura relativa alle altezze, situazione comica caratteristica che tornerà più volte nel corso degli anni.
Sicuramente simpatica e degna di nota la scena finale, in cui un Colombo con aperta davanti una valigetta piena di banconote chiede alla cameriera di fargli credito non avendo nelle tasche dell’impermeabile delle monete per pagare la consumazione.
Nota negativa dell’esperienza è forse, paradossalmente, il doppiaggio a cura di Ferruccio Amendola, che, seppur eccellente, toglie qualcosa al carattere del protagonista, disorientando chi già conosca le gesta di Colombo.
Tutto pronto per la prima stagione
Secondo pilota e secondo successo per lo show che, nonostante un finale un po’ amaro e che sembra quasi appiccicato al resto dell’indagine, può contare su una regia d’avanguardia e che non ha paura di esagerare. La cattiva risulta temibile e priva di scrupoli mentre è molto azzeccata la presenza della figliastra a fare in qualche modo da spalla al poliziotto.
In conclusione, un episodio godibile e che ci avvicina al Colombo che conosceremo nelle prime stagioni ufficiali.
Voto episodio Colombo: 7