Eccoci dunque alla terza parte del nostro speciale glossario horror che ci ha permesso di mettere in luce argomenti interessanti che riguardano uno dei generi cinematografici più suggestivi e di successo dell’intera storia della settima arte, a partire dai suoi albori, fino ad arrivare alle opere di questi anni ’20 che di spunti nuovi ce ne hanno già dati in abbondanza.
Avevamo concluso il volume 2 con la lettera R, lasciando ancora otto segni alfabetici orfani di una parola da associare e riprenderemo proprio da lì, per completare l’alfabeto e chiudere in bellezza questo piccolo viaggio verso l’orizzonte sconfinato della paura e del terrore narrati attraverso il mezzo cinematografico o televisivo.
Buona lettura, buon divertimento e fateci sapere quali vocaboli fondamentali abbiamo dimenticato, la discussione e lo scambio sono la base di una comunità che cresce e chissà che in futuro alcuni dei vostri suggerimenti non possano comparire in un aggiornamento.
Per ora vi lasciamo con le ultime 8 lettere e con la citazione di un grande filmmaker del genere:
“I film horror non creano la paura, la liberano”.
L’horror dalla S alla Z
S – Slasher
Quello dello slasher è un sottogenere dell’horror in cui un gruppo di persone si ritrova a dover sopravvivere all’attacco di un maniaco assassino (o più di uno) pronto a scatenare la sua furia omicida sulla combriccola di sfortunati.
Lo slasher è di solito un horror caratterizzato da intensa violenza, dalla presenza di vittime perlopiù giovani e spregiudicate e dall’utilizzo da parte dell’assassino prevalentemente di armi da taglio (da cui il termine to slash, tagliare, squarciare, sfregiare) ed è stato uno dei motori trainanti dell’horror soprattutto a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, sapendosi quindi reinventare nel corso degli anni mantenendo però il suo schema di narrazione classico. Tra i più importanti e iconico slasher ci piace ricordare le saghe di Halloween, quella di Nightmare, di Venerdì 13, di Non Aprite Quella Porta, di Scream, e i franchise più recenti di Wrong Turn e della Trilogia dei Reietti.
T – Tensione
La tensione è una delle manopole fondamentali che scrittori registi e musicisti che si dedichino all’horror devono sapere manovrare per ottenere l’effetto voluto sul proprio pubblico sfruttando tanto le immagini quanto i suoni e modulandola attraverso un uso sapiente del ritmo e della sceneggiatura.
Una buona costruzione della tensione rappresenta l’arma fondamentale di un film horror per trascinare lo spettatore all’interno della storia e tenerlo coinvolto per tutta la durata della narrazione.
U – Ufo
Una buona parte dell’immaginario orrorifico dalla seconda metà del novecento è legato certamente alla presenza nei nostri cieli o nelle profondità dello spazio di oggetti volanti non identificati, magari guidati da esseri terribili e sconosciuti. Sebbene quasi sempre il racconto si focalizzi più sugli alieni che sull’ufo, ci sono diversi casi di opere in cui al centro della storia e del terrore rimane proprio l’oggetto volante non identificato, tra i quali possiamo citare certamente il bellissimo Nope di Jordan Peele, per non andare troppo indietro a livello cronologico.
V – Vampiri
Eccoci arrivati a parlare di una delle creature più importanti dell’immaginario horror, che infesta, sotto varie forme, da centinaia di anni. Il vampiro è un non morto che può assumere caratteristiche differenti a seconda del tipo di narrazione e della tradizione che viene richiamata nel raccontarlo. Nel corso degli anni, dei decenni e dei secoli, infatti, diversi autori hanno subito il fascino del vampiro e lo hanno reinventato dandogli un aspetto e delle peculiarità, del tutto originali e spesso molto diverse e in contrasto tra loro.
Così abbiamo potuto scoprire vampiri aristocratici e dotati di un carisma irresistibile, vampiri bestiali tanto nell’aspetto quanto nella malvagità, vampiri romantici e dannati e un infinito numero di mix tra esseri con queste e altre caratteristiche, in un coacervo di fantasie che raccontano quanto il mostro succhiasangue sia amato e faccia parte della fantasia popolare.
W – Wes Craven
Ci si perdoni l’azzardo e il mezzo inganno, ma non potevamo certo tenere fuori da questa lista il nome di uno dei grandi registi della storia del genere, capace di dare vita a saghe indimenticabili quali Scream, Nightmare e Le Colline Hanno gli Occhi. Wes Craven è stata una figura fondamentale per dare un senso di autorialità al genere horror con le sue narrazioni che spesso si trasformano in metanarrazione e con la sua costante critica sociale a fare da sfondo alle vicende raccontate. Ah, Wes Craven è anche, per chi se lo stesse chiedendo, l’autore della frase citata prima di questa ultima tranche di parole.
X – X-Files
X-Files è stata una delle serie tv horror fantascientifiche più rilevanti e influenti di sempre. Nata in un periodo in cui i prodotti per la televisione erano a basso costo e spesso poco ambiziosi, è riuscita, grazie al suo mix di narrazione orizzontale e di costruzione antologica, ad ammaliare milioni di spettatori attraverso nove serie, due film e una serie revival di pochi anni fa.
X-Files ha dato vita, dal 1993, a un universo narrativo complesso e articolato e a personaggi molto ben definiti che sono diventati parte degli universi fantascientifici e horror degli appassionati. Un cult indimenticabile da riscoprire, o, per i più giovani, da scoprire a tutti costi.
Y – Taglio a Y
Le autopsie, più o meno cruente, sono il pane quotidiano degli spettatori di film dell’orrore. Che siano di alieni, vittime innocenti o creature sconosciute, il taglio a Y inciso sul petto di un cadavere sdraiato sul freddo lettino di un obitorio durante un’autopsia, è stato spesso utilizzato da filmmaker e autori per disgustare lo spettatore, alzare il livello di tensione, introdurre un qualche parassita privo di pietà nella narrazione o mostrare la vera natura del cadavere che si sta sezionando nel racconto.
Z – Zombie
Lo zombie è uno dei mostri per antonomasia del cinema horror, essendo stato rappresentato in decine di opere e, come il vampiro, sotto diverse declinazioni in quanto a genesi e caratteristiche. Portato alla ribalta da George Romero (a proposito, vi ricordiamo di quella volta in cui Romero e King provarono ad adattare insieme il più grande romanzo del Re), lo zombie ha avuto diversi momenti di notorietà ed è stato il protagonista di capolavori senza tempo come la saga dei Morti Viventi dello stesso Romero o 28 giorni dopo di Danny Boyle.
Di solito lo zombie è una creatura lenta e facile da affrontare quando non si raduna in orde, ma non sono certo mancate delle rappresentazioni diverse, più moderne e più pericolose di un mostro che è stato spesso usato come una metafora per messaggi politici e sociali anche di una certa rilevanza.