Si avvicina, lento ma inesorabile, il debutto nelle sale del Nosferatu di Robert Eggers e, almeno stando alle parole del regista e del protagonista della nuova trasposizione cinematografica del celebre vampiro, i fan dell’horror avranno davvero di che essere soddisfatti: sembrerebbe infatti che Skarsgård sia riuscito ad entrare nel personaggio in modo tanto convincente da risultare tetro e assolutamente terrificante.

Dopo aver parlato del pensiero di Bill Skarsgård riguardo la sua interpretazione per The Crow – Il Corvo, torniamo ad occuparci dello svedese per occuparci del suo film in uscita nel periodo natializio e, in particolare, per riportare le dichiarazioni dello stesso Skarsgård e di Eggers a proposito del lavoro di immedesimazione compiuto dall’attore sul set di Nosferatu.

Parlando con Esquire, il Pennywise dell’ultima trasposizione di It ha spiegato:

“Ho dovuto pagare un conto salato. È stato come evocare il male puro. Mi ci è voluto un po’ per scrollarmi di dosso il demone che era stato evocato dentro di me. Non credo che la gente mi riconoscerà. Nel film si gioca con un feticismo sessuale legato al potere del mostro e sul fascino che questa cosa ha sullo spettatore. Si Spera che ne siate un po’ attratti e che allo stesso tempo rimaniate disgustati da questa vostra attrazione”.

Le parole di Eggers, al riguardo, hanno ribadito il concetto:

“Ricordo che all’inizio cercava di parlarmi di cosa significasse essere uno stregone morto, e io sono appassionato di roba occulta piuttosto pesante, ma lui era su un altro livello. In qualche momento, durante la seconda prova di trucco ho pensato: ‘È diventato il personaggio’. Era inquietante da vedere nel girato. Qualsiasi cosa facesse, ovunque si girasse o guardasse, ti dicevi: ‘È diventato lui’”.

Nosferatu

In attesa di poter vedere se Eggers sarà riuscito ancora una volta a fare centro, vi lasciamo con l’inquietante e suggestivo teaser trailer di Nosferatu e con il nostro approfondimento sulla passione di Guillermo del Toro per i mostri come i vampiri.

Fonte: Indiewire