Siamo ormai a ridosso dell’uscita dell’atteso The Crow – Il Corvo, remake del film del 1994 con Brandon Lee e nuovo adattamento del fumetto di James O’Barr. La nuova trasposizione, però, sarà in parte differente dall’opera originale e dal primo prodotto cinematografico, come spiegato, nel dettaglio, dal regista Rupert Sanders.
Dopo aver riportato le parole di Bill Skarsgård a proposito di quello che non lo ha convinto del tutto della sua interpretazione in The Crow – Il Corvo, torniamo ad occuparci del nuovo lungometraggio, in arrivo il 28 agosto 2024 nelle sale italiane, per condividere il pensiero del filmmaker inglese che sta dietro il progetto.
In una recente intervista Sanders ha spiegato che la storia d’amore tra Shelly ed Eric sarà molto più importante e centrale: “Ogni adattamento deve essere un nuovo inizio. Non si può semplicemente adattare alla lettera. Altrimenti che senso avrebbe? Volevo vedere Shelly ed Eric innamorarsi. Volevo essere con loro, esistere con loro e innamorarmi di loro”.
Quindi, il regista ha espresso la sua idea per il nuovo Eric Draven e per il suo straziante viaggio: “Lui piange nel bel mezzo delle sequenze d’azione. Non ha sete di sangue. Non è un assassino nichilista. Lo fa per riavere lei. Odia quello che deve fare e quello che sta diventando”.
Già dal primo momento, però, è stato chiaro che apportare questi cambiamenti a una storia tanto amata non si sarebbe rivelato facile:
“Quando abbiamo proiettato il film per la prima volta, la gente voleva che il protagonista diventasse Il Corvo nel secondo minuto. Ho dovuto lottare molto per quell’inizio del film, perché avrei preferito che ci fosse qualcosa di più, per poi mostrarlo mentre diventa Il Corvo per affrontare il resto dell’avventura. Rispetto all’originale, qui c’è una bella storia d’amore tra questi due. Nel fumetto, sta solo vendicando il suo ricordo”.
In attesa di poter vedere questa nuova versione nei cinema, vi lasciamo alla nostra recensione di Il Corvo del 1994.