Quentin Tarantino ha dato vita, nel corso della sua carriera, ad alcuni tra i personaggi più interessanti, amati e riconoscibili della cinematografia contemporanea. La caratterizzazione di questi sue personali creature, spesso in qualche modo caricaturale, e i dialoghi di cui sono protagonisti rappresentano i tratti più distintivi del lavoro del regista di Pulp Fiction.

Tra i tanti villain portati sullo schermo, però, ce n’è soltanto uno che Tarantino abbia davvero odiato al punto da non essere riuscito a lavorare al personaggio come avrebbe voluto e ponendolo, per questo, al di sotto dello standard qualitativo che l’autore cerca di imporsi.

Dopo aver parlato dell’ossessione di Quentin Tarantino per i piedi femminili, torniamo ad occuparci del filmmaker di Knoxville per condividere le sue parole a proposito di uno dei personaggi che meno abbia amato tra quelli che abbia scritto per il cinema.

Quentin Tarantino
Quentin Tarantino personaggio odiato

Le narrazioni tipiche del regista hanno presentato diversi villain e protagonisti che, per un motivo o per un altro, sarebbero potuti risultare repellenti, fastidiosi o moralmente questionabili, ma soltanto uno di questi ha meritato l’odio e il disprezzo del suo creatore:

“Ho avuto uno strano rapporto con Calvin Candie. Calvin Candie era diverso dagli altri. In un certo senso detestavo il personaggio. Lo odiavo davvero, davvero tanto. È stato strano scrivere un personaggio che odiassi e provare questa sensazione nei suoi confronti. Per questo motivo, pensavo che fosse un personaggio inferiore alla media”.

A conti fatti, però, l’interpretazione di Leonardo DiCaprio sarebbe riuscita a sopperire in qualche modo alla presunta mancanza di stimoli in fase di sceneggiatura:

“Quando ho visto Leo davvero coinvolto in Candie, ho pensato di averlo un po’ ingannato. Ho pensato che quel personaggio non fosse buono come lui credesse. Non era tutto quello. Per me era privo di ambiguità, il che lo rendeva un personaggio inferiore. Ma abbiamo fatto un ottimo lavoro per renderlo pieno. E Leo ha portato ambiguità all’opera”.

A proposito di narrazioni controverse e personaggi sopra le righe, vi lasciamo al nostro approfondimento su Robert Rodriguez, non a caso amico di vecchia data di Tarantino.

Fonte: Fandomwire