Non mi lasciano vivere, ma che ci vuoi fare?

Colombo

L’Arte del Delitto introduce il Tenente Colombo al mondo dell’arte in un ottimo episodio in cui tanto il protagonista quanto l’assassino riescono a bucare lo schermo in un confronto lento e inesorabile, realizzato grazie a una sceneggiatura ben orchestrata e a una semplice quanto riuscita messa in scena.

Ottima anche la caratterizzazione dei personaggi secondari, elemento che riesce a riempire nel migliore dei modi l’attenta narrazione della puntata scritta da Jackson Gilles e diretta da Hy Averback e che vede Ross Martin nei panni di un killer spietato e opportunista.

Quello che viene presentato nel quarto episodio della prima serie di Colombo è, in sostanza, un Peter Falk ormai totalmente a proprio agio nel ruolo che lo renderà celebre e una struttura narrativa ricca di elementi di contorno e di situazioni spiritose e divertenti.

Un’eccellente ripartenza dopo il mezzo passo falso della terza puntata della prima stagione di Colombo, La Pistola di Madreperla.

Colombo
L'Arte del Delitto

Pre-Colombo

Il critico d’arte Dale Kingston uccide, con un colpo di pistola, lo zio, collezionista di quadri, Randy Matthew, inscenando un furto, coprendo il cadavere con una coperta termica per confondere a proposito dell’orario dell’omicidio e sfruttando l’aiuto della propria amante per costruirsi un alibi adeguato.

L’assassino si recherà infatti alla presentazione delle opere di un pittore, facendo attenzione che il suo orario d’arrivo sia ricordato dai presenti mentre la complice farà in modo di farsi sentire sparare un colpo a vuoto da un metronotte, testimone utile a sviare le indagini degli inquirenti.

Assolutamente notevole il montaggio audio-video del momento dell’assassinio, capace di mettere in connessione le opere d’arte con lo stato d’animo del colpevole, così come risulta decisamente riuscita la presentazione dell’antagonista di Colombo in tutta la sua spigliata sicurezza.

Colombo
L'Arte del Delitto

Un grande Colombo e un cast che sa stare al passo di Peter Falk

In L’Arte del Delitto il rapporto tra Colombo e Kingston si sviluppa nell’arco di tutto l’episodio mettendo in risalto, ancora una volta, l’astuzia e la pervicacia dell’investigatore nel mettere alle strette il suo avversario nella sua classica manovra fatta di insistenza e ostentata ingenuità.

Molto originale e d’effetto l’idea per la risoluzione del giallo che arriva dopo una serie di vicissitudini che si intrecciano in un racconto dai tanti risvolti e dalle numerose situazioni comiche che vedono protagonista Colombo.

Due di questi momenti comici sono rappresentati dall’incontro casuale tra il timido Tenente e la ragazza che fa da modella al pittore Sam Franklin, interpretata da Katherine Dart e quelli più utili alla trama principale tra Colombo e l’ex moglie della vittima, la logorroica Edna Matthews.

Come detto, proprio la riuscita caratterizzazione di personaggi secondari o che fungano anche solo da comparse, è uno dei grandi punti di forza di una puntata che riesce a condensare, in un’ora e quindici minuti, l’ottimo lavoro fatto da tutto il cast e da chi è stato chiamato a dirigerlo.

Un episodio divertente e ben strutturato

Un Peter Falk in grande spolvero e un cattivo dalla forte personalità, antipatico e presuntuoso il giusto da riuscire a tenere testa, almeno all’apparenza, al poliziotto della squadra omicidi della città di Los Angeles sono i due protagonisti di un episodio complesso e articolato, che può contare su un prologo e su un finale assolutamente riusciti e che lo incorniciano alla perfezione.

Voto Colombo: 8

Fonte: IMDb

Colombo
L'Arte del Delitto
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