La fine del 2024 segnerà il ritorno nelle sale di uno dei personaggi più terrificanti della storia della cinematografia grazie al nuovo Nosferatu scritto e diretto da quello che è considerato uno dei maestri dell’horror contemporaneo, il filmmaker newyorkese Robert Eggers.
La terrificante creatura protagonista di Nosferatu Il Vampiro e della nuova opera del regista di The Lighthouse, il Conte Orlok, rappresenta uno dei grandi mostri classici del genere, riuscendo a rimanere nell’immaginario collettivo di intere generazioni e costruendo intorno alla sua figura una precisa iconografia nonostante la sua genesi certamente controversa.
Scopriamo insieme le origini del personaggio, la storia che lo ha caratterizzato e la sua importanza nell’ambito del genere horror prima del suo atteso ritorno sulla scena nella nuova interpretazione dell’attore svedese Bill Skarsgård.
Il Conte Orlok, Nosferatu e la nascita del vampiro moderno
Dopo aver presentato il Nosferatu firmato Robert Eggers, torniamo ad occuparci del grande villain che sarà protagonista del film in uscita nel dicembre 2024 per condividere la storia dell’indimenticabile e indimenticato Conte Orlok, presentato per la prima volta dal film Nosferatu il Vampiro di Friedrich Wilhelm Murnau.
La nascita di uno dei vampiri più celebri della settima arte è legata all’impossibilità della casa produttrice del film, la Prana-Film, di acquisire i diritti per realizzare un adattamento del Dracula di Bram Stoker, e alla scelta di cambiare il nome e alcune caratteristiche del personaggio nel tentativo, fallito, di aggirare i diritti d’autore legati al romanzo dello scrittore irlandese.
La creatura di Murnau si differenzia da quella di Dracula per il suo aspetto molto meno aristocratico e certamente più ripugnante, orribile e da incubo rispetto alla figura carismatica raccontata da Stoker alla fine del diciannovesimo secolo.
Al Conte Orlok si deve, in effetti, una certa rappresentazione del vampiro sopravvissuta fino ad oggi: l’aspetto scarnificato, la pelle pallida, le lunghe dita simili ad artigli e gli occhi spiritati, sono tutte caratteristiche di una precisa raffigurazione dei non-morti che si contrappone a quella elegante e fascinosa appartenente a un’altra corrente narrativa.
La storia di Nosferatu vede il vampiro intenzionato a trasferirsi dal suo tetro castello in Transilvania alla fittizia città tedesca di Wisborg e contattare per l’occasione un’agenzia immobiliare che incarica il giovane Hutter di occuparsi della questione.
Orlok è temuto dalla sua gente in quanto considerato portatore di pestilenza e creduto capace di nutrirsi del sangue di vittime umane prima di tornare a dormire in bare ricolme di terra; è inoltre spesso accompagnato da una moltitudine di ratti, divenendo in questo modo il simbolo stesso dell’arrivo delle epidemie di peste.
Al Conte raccontato da Murnau si deve inoltre l’avversione dei vampiri alla luce del sole, espediente diventato canonico nei racconti dedicati ai mostri succhiasangue ed elemento mortale per il mostro al contrario di quanto accadeva per il Dracula originale.
Max Schreck e le leggende intorno a Nosferatu
Intorno alla prima interpretazione del Conte Orlok da parte di Max Schreck è nata una particolare leggenda che vorrebbe l’attore tedesco essere una copertura per nascondere l’esistenza di un vero vampiro trovato da Murnau per realizzare la sua opera.
La straordinaria incarnazione della creatura della notte e la suggestione creata sul pubblico hanno fatto parlare della possibilità che il regista fosse venuto in contatto con un vero mostro portato poi sullo schermo nell’unico film prodotto dalla Prana-Film.
Sulla questione è stato anche prodotto un film del 2000, L’Ombra del Vampiro, in cui John Malkovich interpreta un Murnau alle prese con la realizzazione di Nosferatu e con la scelta dell’attore del personaggio principale: in questa fantasiosa ricostruzione, Willem Dafoe sarà un Max Schreck misterioso intorno al quale cominciano a nascere sospetti da parte del cast e del team di lavoro.
Naturalmente i documenti dell’epoca ci forniscono diverse prove relative all’esistenza di Schreck come attore teatrale che testimoniano la somiglianza dell’artista con il personaggio portato sul grande schermo in Nosferatu.
Nosferatu, il Principe della Notte
Al Nosferatu di Murnau del 1922 è seguito un remake, Nosferatu, il Principe della Notte, scritto e diretto da Werner Herzog nel 1979: sebbene le fattezze e le caratteristiche del vampiro siano quelle raccontate da Murnau, la creatura interpretata da Klaus Kinski prende il nome da quella di Bram Stoker, tornando a essere Dracula.
Allo stesso modo, gli antagonisti del mostro tornano a essere Jonathan Harker e Van Helsing, uniti nella battaglia contro la figura demoniaca e la pestilenza che porta con sé.
Il film di Herzog, così come quello di Murnau, è considerato un grande capolavoro del cinema horror capace di dare profondità alla figura del vampiro, visto come terribile e mostruoso ma allo stesso tempo malinconico e intrappolato nella sua immortalità di tenebra.
In attesa di poter vedere il nuovo Nosferatu e il nuovo Conte Orlok, vi lasciamo alla nostra recensione della miniserie Dracula, un’altra interessante trasposizione che parte dal libro di Bram Stoker per arrivare a raccontare il personaggio in maniera innovativa e originale.
Fonte: Nosferatu Fandom – Villains Fandom – Wikipedia – Horror Obsessive
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