La saga della Torre Nera di Stephen King è stata ispirata allo scrittore dal breve poema epico Childe Roland alla Torre Nera Giunse, scritto da Robert Browning nel 1855 e da cui l’autore nato a Portland ha tratto anche il nome del protagonista del suo lavoro più complesso ed esteso.
La narrazione del viaggio di Roland Deschain, proseguita per decenni e sviluppatasi in romanzi e serie a fumetti, deve molto a questa fugace suggestione che il Re dell’Horror ha fatto sua, costruendoci intorno un intero multiverso capace di appassionare milioni di lettori e generazioni di appassionati.
Dopo aver ricordato che Mike Flanagan sta preparando il suo personale adattamento televisivo della Torre Nera di Stephen King, torniamo a occuparci dell’opera originale per riportare le parole dello stesso Stephen King nel corso di un’intervista datata 1989 a proposito del modo in cui lo scritto in versi di Browning lo abbia intrigato stimolando la sua fantasia.
Rispondendo alle domande di The Castle Rock News, King ha parlato della genesi di L’ultimo Cavaliere e di come la poesia dello scrittore inglese abbia contribuito a far nascere in lui l’idea iniziale:
È interessante notare come Stephen King provasse un forte senso di protezione nei confronti del suo progetto, terminato (forse) solo tanti anni dopo, e concretizzatosi in un incredibile cammino di cui lo stesso autore finirà per essere protagonista.
A proposito dello scrittore del Maine, vi lasciamo alle parole di Stephen King sulla straordinaria adattabilità delle sue opere per il cinema e per la televisione.
Fonte: StephenKing.com