Il Pennywise di Tim Curry ha terrorizzato un’intera generazione di spettatori che, nei primi anni ’90, hanno potuto assistere all’incarnazione televisiva del romanzo It, considerato da molti come uno dei più importanti lavori di Stephen King.

La miniserie in due parti diretta da Tommy Lee Wallace riuscì a entrare di prepotenza nell’immaginario collettivo nonostante una produzione un po’ movimentata per quanto riguardasse la realizzazione dei piani iniziali di Lawrence D. Cohen.

Vista la lunghezza e la complessità della narrazione di It, infatti, lo sceneggiatore ritenesse opportuno adattare il libro in un prodotto televisivo di una durata compresa tra le 8 e le 10 ore prima che esigenze di budget e di formato riducessero l’opera alle circa 3 ore della versione definitiva.

It
Stephen King

Dopo aver presentato la trasposizione del romanzo di Stephen King intitolato Fairy Tale, torniamo a occuparci del rapporto tra lo scrittore e il medium televisivo riportando le parole di Cohen in merito alla miniserie It nel corso di un’ intervista del 2015

Raccontando come il progetto cominciò a diventare qualcosa di concreto, lo sceneggiatore ha spiegato:

Era il periodo d’oro dei network che adattavano per la tv romanzi lunghi, e inizialmente doveva essere una serie di otto o dieci ore. I produttori volevano George Romero per la regia. Lui e Steve avevano lavorato insieme a Creepshow e io, da grande appassionato de La Notte dei Morti Viventi, ero estasiato. Sarebbe stata la miniserie horror per eccellenza. Naturalmente, la vita non va sempre come sembra debba andare.

Parlando sinceramente, la ABC è sempre stata un po’ timorosa per It, soprattutto per il fatto che si trattasse di un horror, ma anche per la durata di otto, dieci ore. Amavano l’opera, ma hanno perso la testa per quanto riguardasse il numero di ore che erano disposti a mettere sul tavolo. Alla fine hanno accettato l’idea di due puntate e quattro ore

In seguito alla rinuncia da parte di Romero e all’arrivo di nuovi produttori, la regia del prodotto fu affidata a Tommy Lee Wallace che decise di rivisitare lo script della seconda puntata, dopo aver ricevuto un rifiuto per il lavoro da parte dello sceneggiatore originale.

Queste le parole di Cohen sulle motivazioni che lo hanno spinto a fare un passo indietro:

Tommy mi ha chiesto di riscrivere il secondo episodio, ma a quel punto avevo altri progetti cinematografici su cui stavo lavorando. E, per me, un po’ dell’entusiasmo su It si era spento. Non è che non pensassi che potesse avere successo con quattro ore di durata, è che sentivo che sarebbe stato più convenzionale. Avevamo preso così tante decisioni difficili su cosa tagliare che la prospettiva di eliminarne altre era difficile. Così ho detto: ‘Grazie mille, ma no, grazie’.

Nonostante tutto, It si è dimostrato uno show capace di catalizzare su di sé le attenzioni del pubblico, di divenire un cult per gli appassionati e di far guadagnare una cifra intorno ai 30 milioni di dollari al network televisivo che ha continuato a credere nel progetto.

A proposito di adattamenti dai lavori del Re dell’Horror, vi lasciamo al racconto di quella volta in cui George Romero e Stephen King hanno quasi adattato il più grande romanzo dello scrittore.

Fonte: Yahoo

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