Ranma 1/2, il remake diretto da Kōnosuke Uda dello storico anime anni ‘90, sta coinvolgendo i vecchi fan e gli appassionati del genere, tanto da mantenersi da settimane nella Top 10 delle serie TV su Netflix Italia.

La piattaforma di streaming californiana, andando contro la politica di distribuzione a cui ha abituato gli utenti, sta rilasciando un episodio ogni sabato sera, procedendo in parallelo con la messa in onda delle puntate in Giappone e facendo tornare il pubblico a un tipo di fruizione meno vorace.

Sebbene ogni episodio duri solamente una ventina di minuti ed inizino ad emergere i malcontenti per la programmazione, che lascia lo spettatore ad attendere di sapere come procederanno le vicende dei protagonisti per una settimana intera, l’anime sta riscuotendo un discreto successo a livello internazionale, accaparrandosi anche il favore del pubblico più giovane.

Ranma 1/2: episodio 3, “È innamorato di un’altra!”

Ranma 1/2

Il terzo episodio dell’anime nato dal manga di Rumiko Takahashi si apre con Ranma in preda al panico per aver sognato Kuno: il ragazzo, capitano del club di kendo del Liceo Funinkam, si è infatti invaghito della sua versione femminile ed inizia a fargli una corte spietata, senza capire cosa leghi la ragazza col codino di cui si è innamorato al promesso sposo di Akane.

Mentre si trovano nel cortile della scuola per l’ora di ginnastica, Ranma, sovrappensiero perché distratto da Akane, viene raggiunto in pieno volto da una palla da baseball colpita dalla ragazza: sarà il dottor Tofu ad occuparsi di rimetterlo in sesto o, quantomeno, a tentare di farlo, distratto com’è dalla visione di Kasumi.

Nello studio del chiropratico, nel quale è stato assunto Genma Saotome in versione panda, lo spettatore, di pari passo con Ranma, scopre l’amore del dottore per la sorella Tendo maggiore, che costringe Akane ad affrontare i suoi sentimenti non corrisposti.

Ranma 1/2: analisi tecnica del terzo episodio

Ranma 1/2

Nel terzo episodio di Ranma 1/2, sebbene non vengano presentati nuovi personaggi, la sceneggiatura si concentra maggiormente sul delineare il carattere dei protagonisti.

Infatti, la scaltrezza e lo spiccato lato sarcastico della personalità di Nabiki iniziano a farsi più accentuati e chiari, così come Kuno viene dipinto per quello che è, un ragazzo tanto preso da sé da non riuscire a cogliere la realtà, anche quando gli viene sbattuta sotto gli occhi.

Anche il rapporto tra i protagonisti, Ranma e Akane, viene approfondito ed inizia ad apparire evidente come la repulsione iniziale tra i due celi, in realtà, qualcosa di diverso, tenero e tipicamente adolescenziale.

I disegni delle scene, che procedono in maniera più fiacca rispetto ai precedenti due episodi (di cui trovate le recensioni, rispettivamente, qui e qui), si confermano accattivanti e decisamente pop, sia nei colori che nei cambi repentini, ma azzeccati, di stile, tanto da essere ormai evidente come il lavoro dello Studio Mappa sia tecnicamente superiore a quello dei 161 episodi prodotti dallo Studio Deen.

L’elemento mancante nelle puntate del reboot distribuito da Netflix è la musica che accompagnava, nella precedente trasposizione animata del manga, i siparietti comici inseriti ad arte nello svolgimento della narrazione. Un errore, a nostro avviso, che fa perdere alla serie quello humour tipicamente nipponico.

Voto: 7-

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