Il Seme della Follia, terzo capitolo delle Trilogia dell’Apocalisse di John Carpenter, ha saputo costruirsi, nel tempo, una solida base di fan innamorati della vicenda che vede coinvolto l’investigatore assicurativo John Trent e che racconta la sua lenta discesa nella follia.

Evidentemente ispirato ai lavori di H. P. Lovecraft, il film del regista di Essi Vivono, racconta un viaggio che non lascia via d’uscita ai protagonisti come agli spettatori, mettendo insieme tematiche diverse e l’incredibile passione di Carpenter per il genere.

Dopo avervi presentato un approfondimento sulla figura di John Carpenter, torniamo dunque a occuparci di uno dei grandi maestri del cinema horror e fantascientifico per riportare le parole del filmmaker a proposito del suo lungometraggio datato 1994 e sceneggiato da Michael De Luca.

Il Seme della Follia
John Carpenter

Nel corso di una vecchia intervista su Il Seme della Follia, Carpenter ha potuto dire la sua su diversi argomenti inerenti l’opera, cominciando con una dettagliata spiegazione su come sia nato il personaggio interpretato da Sam Neill:

Trent era un personaggio molto cinico, ma bisogna sapere che Mike De Luca è di New York, del Queens. Quindi Trent era stato originariamente scritto come un newyorkese estremamente cinico. Beh, non appena Sam Neil è entrato in scena, tutto questo è stato cancellato e Sam ha fatto suo il personaggio. Oltre alla nostra amicizia, Sam e io abbiamo molto in comune su come crediamo che sia il mondo, quindi lui interpreta una persona straordinariamente cinica, ma che purtroppo arriva a scoprire che tutte le sue peggiori paure sono vere. Mike voleva un attore di stampo newyorkese ma il casting si è svolto subito dopo l’uscita di Jurassic Park, quindi per loro era impossibile dire di no

Quindi il regista, interrogato su una possibile connessione di Il Seme della Follia con il fatto che molti grandi conquistatori dell’era moderna abbiano utilizzato dei libri per diffondere le proprie idee (vengono esplicitamente citati Hitler, Mao e Hubbard) e imboccato a proposito di un mondo che si sta allontanando sempre di più dalla letteratura, ha rivelato:

Questo è il motivo per cui, durante la fase di riscrittura, abbiamo introdotto l’idea che il libro di Cane sarebbe stato trasformato in un film. Alla fine ci ritroviamo a vedere quel film. È piuttosto strano, ma finalmente ci fa domandare se Trent sia pazzo o se lo sia il resto del mondo. Potrebbe essere pessimistico, ma a quel punto il film diventa così assurdo che… sì, c’è un certo grado di pessimismo

Il Seme della Follia
John Carpenter

A proposito del piccolo gioiello horror di Carpenter, vi lasciamo alla nostra recensione di Il Seme della Follia.

Fonte: Film Threat