Il 2025 segnerà il ritorno nelle sale del regista premio Oscar Bong Joon-ho, pronto a presentare al mondo il suo Mickey 17, lungometraggio tratto dal romanzo Mickey7 di Edward Ashton e che vedrà protagonista Robert Pattinson nei panni di un colonizzatore sacrificabile il cui corpo viene sostituito ogni volta che l’uomo perda la vita in missione.
Pensato come una dark comedy fantascientifica, il film dell’autore sudcoreano si propone di mettere in scena l’idea di immortalità vista da un punto di vista assolutamente diverso dal solito e certamente meno utopico e idilliaco rispetto a quello che possiamo avere in mente in tal senso.
In un’intervista promozionale, il regista di Snowpiercer ha spiegato nel dettaglio questa cinica intuizione riguardo la società e il modo in cui il progresso tecnologico, anche quello più estremo e ancora lontano da noi, potrebbe essere sfruttato e privato del rispetto necessario.
Dopo aver parlato di cinque film di fantascienza che non si prendono troppo sul serio, torniamo dunque a occuparci di ambientazioni futuristiche per condividere le parole di Bong Joon-ho a proposito del fulcro della narrazione di Mickey 17.
Queste le parole del regista nell’intervista rilasciata per Empire:
Ricordando che Mickey 17 uscirà nelle sale italiane il 30 gennaio 2025, vi lasciamo con il trailer ufficiale del film e con le parole di Paul W. S. Anderson a proposito di un elemento fondamentale del suo Punto di Non Ritorno.
Fonte: IndieWire