Con You Like It Darker, Stephen King ha presentato al suo pubblico di Fedeli Lettori la tredicesima antologia di racconti brevi della sua prolifica carriera di scrittore, riuscendo ancora una volta a centrare il bersaglio e a convincere tanto gli appassionati quanto la critica.

In una recente intervista dedicata alla promozione del libro, l’autore del Maine ha spiegato come mai una delle storie presenti nel volume, L’Uomo delle Risposte, sia stata conclusa soltanto di recente nonostante avesse cominciato a scriverla ben 45 anni fa.

Dopo aver ricordato di quella volta in cui George Romero e Stephen King avevano quasi adattato per il cinema L’Ombra dello Scorpione, torniamo a occuparci del Re dell’Horror per riportare le sue parole in merito alla lunga gestazione della narrazione presente in You Like It Darker.

Queste le parole che Stephen King ha rilasciato a NPR sul perché quel racconto iniziato all’età di 30 anni abbia visto una conclusione solo oggi:

Beh, l’ho perso. Mi capita di scrivere storie che non sempre vengono portate a termine. Quelle che non vengono portate a termine finiscono in un cassetto e me ne dimentico. Circa cinque anni fa, delle persone hanno iniziato a raccogliere tutto il materiale finito e quello incompiuto e a metterlo in un archivio. Hanno frugato dappertutto: nei cassetti della scrivania, nei cestini sotto la scrivania, ovunque. Non sono propriamente una persona molto organizzata. Mio nipote John Leonard ha trovato questa storia in particolare, scritta all’Hotel Plaza delle Nazioni Unite negli anni ’70, credo, E mi ha detto: ‘Sai, è molto bello. Dovresti davvero finirlo’. L’ho letto e ho detto: ‘Sai, credo di sapere come finirlo, adesso’. E così l’ho fatto.

Stephen King
You Like It Darker

A proposito dell’autore di It, vi lasciamo alla nostra anteprima dedicata alla trasposizione televisiva di La Torre Nera di Mike Flanagan e al racconto della difficile rinascita di Stephen King dopo il terribile incidente del 1999.

Fonte: NPR

Link Affiliato Amazon