Independence Day è probabilmente il più grande successo di Roland Emmerich, regista e sceneggiatore che, nel corso degli anni, ha dato prova di un’importante versatilità nonostante la propria predilezione per i disaster movie di vario genere e natura.
A proposito del film con Will Smith, c’è da raccontare la curiosa genesi dell’immagine su cui si è fondata l’idea di raccontare di un’invasione aliena e della coraggiosa resistenza portata avanti da tutte le popolazioni della Terra nelle ore immediatamente precedenti la festa dell’indipendenza degli Stati Uniti d’America.
Tutto sarebbe da ricondurre a un’intervista rilasciata dallo stesso Emmerich per la promozione del suo Stargate e in cui il filmmaker si è lasciato andare a una spiegazione capace di accendere qualcosa di estremamente concreto nella sua immaginazione.
Dopo aver parlato delle indiscrezioni e della situazione concreta dei lavori su un eventuale Independence Day 3, torniamo dunque a occuparci dell’opera originale per condividere le parole di Roland Emmerich che hanno portato all’improvvisa illuminazione magistralmente trasformata in un blockbuster diventato un cult generazionale.
Durante il tour promozionale di Stargate, dopo aver ammesso di non credere all’esistenza degli alieni, Emmerich ha continuato:
Finita l’intervista, il regista avrebbe raggiunto il suo collaboratore Dean Devlin, dicendogli :
Il risultato è quello che abbiamo potuto conoscere come Independence Day e che ha rischiato a lungo di passare alla storia con il titolo di Doomsday prima che il monologo finale di Bill Pullman non convincesse la produzione a utilizzare la punchline del presidente chiamato a fomentare gli animi prima della battaglia finale.
A proposito di fantascienza e ispirazioni particolari, vi lasciamo al racconto del fatto di cronaca da cui Joe Cornish ha preso spunto per il suo Attack the Block.
Fonte: LA Times