Il penultimo episodio di The Penguin, Cappello a Cilindro, comincia con un flashback che ci porta indietro nel tempo fino all’infanzia di Oz per poi tornare al presente e all’inesorabile avvicinarsi dello scontro finale tra Sofia Gigante, ultima superstite della famiglia Falcone, e il protagonista interpretato da Colin Farrell.
La serie HBO distribuita in Italia su Sky e Now continua così, nel settimo episodio, a delineare le personalità perverse degli aspiranti nuovi padroni di Gotham tratteggiando il morboso rapporto di Oswald con sua madre e le cicatrici lasciate su nella mente di Sofia dal suo soggiorno forzato all’Arkham Asylum.
Mentre la situazione si fa sempre più esplosiva, Il Pinguino dovrà affrontare la sua paura più grande, per una volta, forse, senza avere la possibilità di lasciare indietro qualcun altro per la propria convenienza e, improvvisamente, con le spalle al muro.
Di un passato troppo pesante da sopportare
Cappello a Cilindro si apre con un piccolo Oswald alla ricerca disperata dell’attenzione di sua madre, costretta a dividere il proprio tempo tra il lavoro e i tre figli in un contesto complicato con, sullo sfondo, una Gotham già corrotta e sulla via della perdizione.
La ricerca morbosa dell’affetto di Francis e l’autocommiserazione che lo porta a sentirsi sempre in conflitto con chi gli stia intorno, portano Oz a lasciare intrappolati i fratelli in uno dei tunnel sotterranei in cui sono soliti andare a giocare, segnando per sempre il destino della famiglia in un macabro presagio di quello che sarà l’atteggiamento e il modus operandi del villain dell’Epica Saga Criminale di Batman.
Tornati al presente, Oswald scopre del rapimento di sua madre a opera di Sofia e manda Victor ad avvisare i clan che hanno stretto un’alleanza con lui nel corso dell’episodio Summit d’Oro, mentre lui si prepara al peggio per salvare l’unica persona di cui sembri importargli qualcosa.
L’alleanza tra gli ultimi membri dell’aristocrazia criminale di Gotham riuscirà a fermare la rocambolesca e tumultuosa ascesa di Oz Cobb, ormai a un passo dal riuscire a conquistare finalmente il suo posto al sole partendo dalle fogne?
Cappello a Cilindro evidenzia la grande differenza tra Sofia e Oz
Kevin Bray torna alla regia per il suo secondo episodio della serie, questa volta supportato dallo script di Vladimir Cvetko per una puntata che serve a mostrare la vera natura di Oswald, vittima, fin da bambino, prima di tutto di se stesso e delle proprie scelte.
La differenza con la sua nemesi, Sofia, diventa a questo punto sempre più evidente: se la figlia di Carmine sembra aver imparato qualcosa dalle tragiche esperienze che le sono capitate, mostrando un’empatia che la costringe ad allontanarsi dal suo passato, Oswald, intrappolato in un circolo vizioso che lo risucchia in un vortice perverso, continua a commettere sempre gli stessi errori e a rimanere sempre più solo, in balia degli eventi e delle proprie scelte, alimentando un processo di autodistruzione lento di cui riesce a malapena a tenere le briglie.
Gotham, in tutto questo, è cornice e colore di fondo del dramma: la città che nutre i rancori di chi è stato lasciato indietro e in cui le trappole si travestono da opportunità è una specie di tritacarne che strappa via ogni buona intenzione e che, nella sua fitta pioggia nasconde malefatte e tradimenti di ogni tipo.
Dal punto di vista tecnico, il ritmo della narrazione di Cappello a Cilindro è compassato e quasi malinconico, con un Bray che si limita a mettere in scena il racconto senza troppi fronzoli e peccando di incisività in alcuni momenti chiave che probabilmente avrebbero meritato maggiore forza visiva.
Sempre più in primo piano è invece l’ottima prova nello show di Deirdre O’Connell, ormai al centro della trama e bravissima nel dare vita alla travagliata figura di Francis, personaggio più consapevole di quanto non possa apparire di tutto quello che le succede intorno.
In definitiva, il settimo episodio di The Penguin è un altro tassello di raccordo per la costruzione di un epilogo che sarà chiamato a mettere le basi per il secondo capitolo cinematografico della saga di The Batman e per gli sviluppi futuri del franchise.
The Penguin è la terribile e violenta cronaca di un disastro annunciato
The Penguin è pronta a trascinare il pubblico verso la conclusione della storia delle origini del Pinguino, iconico villain del Cavaliere Oscuro che acquista, in questa nuova versione, un’umanità e una profondità dai tratti oscuri come la città che l’ha partorito.
Sebbene la forza espressiva dei primi episodi sembra essersi un po’ persa lungo la strada, Cappello a Cilindro presenta degli elementi di riflessione e di spiegazione fondamentali per la costruzione di un quadro d’insieme della vicenda ancora più preciso.
In attesa dell’ottava e ultima puntata, in uscita l’11 novembre 2024, vi lasciamo alle parole del designer del trucco di Oswald a proposito del lavoro di make up fatto sul protagonista di The Penguin.
Voto: 7.5/10
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