Il finale di The Penguin ha concluso la genesi di uno dei villain che continuerà a fare parte dell’Epica Saga Criminale di Batman cominciata con The Batman e pronta a proseguire con il secondo capitolo della saga cinematografica e con nuovi spin off già annunciati a più riprese.

L’assenza dell’Uomo Pipistrello nel corso della narrazione ideata da Lauren LeFranc ha fatto porre agli appassionati la domanda riguardo il suo ruolo durante la guerra criminale che ha tenuto sotto scacco Gotham in seguito al disfacimento dell’impero dei Falcone.

In una lunga intervista con Collider, Colin Farrell, protagonista della serie HBO, ha parlato anche della questione Batman, spiegando il suo punto di vista sulle motivazioni del suo mancato intervento nella sanguinosa e violenta vicenda.

The Penguin
The Batman

Dopo aver presentato la recensione dell’ottavo episodio di The Penguin, torniamo dunque a occuparci del riuscitissimo show distribuito su Sky e Now, per riportare le parole dell’attore chiamato a portare in scena Oswald Cobb.

Parlando della realizzazione di The Penguin e del finale presentato al pubblico, Farrell si è lasciato andare a una sua riflessione sui motivi della grande assenza di Batman nel racconto presentato sul piccolo schermo:

Capisco le preoccupazioni della gente: ‘Dov’è Batman quando succede tutta questa merda?’. Ma questa merda non ha ancora raggiunto i notiziari. Certo, ha il polso della situazione, sa cosa stia accadendo, ha certe capacità di sorvegliare certe parti della città e, sicuramente, ha la tecnologia per ascoltare le telefonate. Ci sono modi in cui potrebbe essere al corrente di ciò che sta accadendo.

Ma tutto avviene sotto il mantello della malavita. Ci sono alcune cose, come l’uccisione di Alberto Falcone, che fanno notizia, ma questa storia si svolge nell’arco di quattro, sei settimane. E Batman stesso, per come me lo ricordo alla fine del film, sta vivendo un momento di cambiamento esistenziale rispetto a quello che senta essere il suo scopo e a come andare avanti. Come un senso di scoraggiamento in una città che ha bisogno di una straordinaria quantità di aiuto per sistemare le storture morali che sono costantemente in gioco, sia nel mondo della politica che in quello della criminalità.

Quello che ha fatto l’Enigmista è stato così orribile e ha ucciso così tante persone che penso che Bruce Wayne/Batman stia vivendo un momento in cui ha bisogno di fare un passo indietro e capire le sue implicazioni in questo, perché l’Enigmista lo ha coinvolto direttamente nella sua missione.

Quindi, direi che Bruce Wayne sta avendo una crisi esistenziale alla fine del primo film, e non vedo l’ora di vedere come si calerà nel ruolo del Pipistrello nel secondo film. Tutto quello che succede nella serie sta accadendo sotto il manto della notte

The Penguin
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In attesa di scoprire come verrà raccontato il ritorno all’azione del Cavaliere Oscuro, vi lasciamo alle parole del designer del trucco di Colin Farrell sul lavoro fatto per prepararlo al ruolo del protagonista di The Penguin.

Fonte: Collider

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