Il mondo dell’alta finanza e della borsa ha spesso affascinato l’industria della Settima Arte grazie alla possibilità di raccontare personaggi sopra le righe e storie che, anche quando ispirate a fatti reali, risultino stravaganti, esagerate e tanto lontane dal sentire delle persone comuni da risultare tremendamente affascinanti.
Che siano narrate attraverso la lente del dramma o sfruttando gli stilemi della commedia, le vicende dei protagonisti dei mercati che muovono l’economia mondiale hanno la forza di incuriosire tanto un pubblico di esperti quanto i profani che siano a digiuno di qualsiasi conoscenza nel merito.
Dopo aver presentato 9 monologhi del cinema dall’incredibile forza espressiva e 8 film adolescenziali da riscoprire, torniamo a condividere una lista di consigli di visione per addentrarci nel complesso, suggestivo e controverso universo dell’economia e dell’alta finanza.
5 film che raccontano il mondo della finanza
La Grande Scommessa
La grande crisi finanziaria del 2008, scoppiata a causa dello scandalo dei mutui subprime ha segnato la storia della nostra società cambiando per sempre il panorama dei grandi attori del settore e innescando ripercussioni che molti paesi ancora stanno pagando in termini di ricchezza personale.
Il film del 2015, scritto e diretto da Adam McKay e tratto dal libro inchiesta di Michael Lewis, mette in luce le storture di un sistema che è arrivato al punto di collasso attraverso la storia dell’ incredibile intuizione di Michael Burry e di un gruppo di grandi investitori capaci di prevedere, contro ogni pronostico, quello che sarebbe accaduto.
Un’opera brillante e sconvolgente, di cui vi lasciamo la recensione, che si avvale di un cast d’eccezione e di scelte stilistiche originali per mettere a nudo le contraddizioni del sistema bancario e del vortice perverso generato dalla nascita dei derivati come strumento finanziario.
Wall Street e Wall Street – Il Denaro Non Dorme Mai
L’ascesa di Wall Street nei suoi anni d’oro e il declino di un certo tipo di narrativa raccontati attraverso la figura di Gordon Gekko, personaggio pronto a tutto per raggiungere i propri obiettivi, interpretato magistralmente da un Michael Douglas in grande spolvero.
Il mondo patinato e cinico di Wall Street viene dipinto senza ipocrisie in questo bellissimo dittico di Oliver Stone che si propone di raccontare come, nonostante passino gli anni e cambi il contesto, certe dinamiche risultino, per loro stessa natura, sempre molto simili.
Due film dal sapore amaro in cui l’ossessione per il successo e per i soldi diventa sempre più disumanizzante per quei protagonisti troppo ingenui o idealisti per entrare davvero nel meccanismo che muove l’alta finanza mondiale.
Dumb Money
Dumb Money racconta la curiosa vicenda che ha visto protagonista il titolo legato a Game Stop, il franchise di negozi connessi all’industria videoludica, e il suo incredibile aumento di valore causato dall’improbabile e controverso ingresso dell’universo social nel contesto della finanza d’assalto.
Il film di Craig Gillespie racconta, con piglio divertente e toni da videoclip, la bizzarra vicenda legata al gruppo Reddit WallStreetBets in cui, grazie anche all’ingresso di nuovi attori nel panorama dei piccoli investitori, un nutrito gruppo di persone comuni ha fatto tremare i colossi del settore attraverso l’uso di una strategia mai vista prima.
Un prodotto provocatorio e dissacrante che aiuta a riflettere sugli enormi cambiamenti in atto nella nostra società e sulla forza che la collettività possa esprimere collaborando e resistendo insieme per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Per chi fosse interessato, lasciamo qui la nostra recensione di Dumb Money.
Una Poltrona Per Due
Uno dei cult di Natale che, anno dopo anno, tornano inesorabilmente a fare capolino nel palinsesto televisivo delle nostre reti. Una Poltrona Per Due, diretto da John Landis, è, in buona sostanza, la trasposizione in chiave moderna de Il Principe e il Povero e una riflessione divertita sull’annoso diverbio delle scienze sociali a proposito del ruolo che l’ambiente possa avere sull’agire individuale in determinate circostanze.
La commedia, che vede protagonisti Eddie Murphy e Dan Akroyd, gioca con gli stereotipi per raccontare una storia di redenzione e riscatto, mettendo a nudo il modo in cui, gli attori principali di certi ambiti possano arrivare a giocare con il destino delle persone comuni.
Un film che si fa riscoprire sempre con grande piacere e che potrebbe risultare estremamente divertente e interessante anche per chi, in qualche modo, non dovesse averlo mai visto in una delle sue incursioni natalizie.
The Wolf of Wall Street
Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio portano sullo schermo la trasposizione dell’autobiografia di Jordan Belfort, broker e truffatore che ha vissuto gli anni d’oro di Wall Street costruendo la propria fortuna sulla vendita di Penny Stock e sul meccanismo fraudolento del pump and dump fino all’arresto e alla successiva collaborazione con l’FBI.
La vita sregolata ed esagerata del personaggio interpretato da DiCaprio è il riflesso di un mondo in cui non sembra esistere alcun codice etico e in cui nessun legame possa considerarsi davvero sincero e privo di secondi fini.
The Wolf of Wall Street , a metà strada tra la commedia e il dramma, ha il coraggio di rappresentare l’ecosistema che gira intorno al mondo degli investimenti con piglio deciso e sicuro, evidenziando come, specie se visto dall’interno, non sia tutto oro quello che luccichi.