La Notte del Giudizio (The Purge), ideata da James DeMonaco, è una serie cinematografica ucronica, nata nel 2013 con la prima pellicola omonima, che racconta, in chiave decisamente distopica, cosa accadrebbe se, una notte all’anno, per volere dello Stato, quello degli USA, s’intende, ogni cittadino fosse autorizzato a compiere impunemente ogni genere di crimine e nefandezza, compreso l’omicidio.
La serie, nonostante la critica non le abbia riservato grande stima, è giunta, nel 2021, al suo quinto capitolo con La Notte del Giudizio Per Sempre (The Forever Purge), il film diretto da Everardo Valerio Gout, inizialmente annunciato come conclusivo per la saga.
Stando a quanto dichiarato a inizio anno da DeMonaco e da Frank Grillo, protagonista, nei panni di Leo Barnes, di Anarchia – La Notte del Giudizio (2014) e La Notte del Giudizio – Election Year (2016), sarebbe infatti in cantiere un sesto e ultimo capitolo sulle vicende del governo guidato dai Nuovi Padri Fondatori d’America e dei suoi cittadini, la cui sceneggiatura sarebbe già pronta.
Ma vi siete mai chiesti da cosa abbia preso ispirazione DeMonaco per la sua assurda e spaventosa vicenda americana, nella quale si può decisamente leggere, tra le righe, una critica sociale verso una reale, questa volta, accessibilità alle armi negli Stati Uniti?
“Non sarebbe fantastico se tutti potessimo compierne liberamente uno all’anno?”: le parole che hanno ispirato La Notte del Giudizio
Nonostante gli spettatori più ricettivi abbiano potuto cogliere o, almeno, immaginare, appassionandosi alla saga di The Purge, richiami sia alla vendicativa atmosfera creatasi a Castle Rock in Cose Preziose del Re dell’horror che al terrificante La lotteria di Shirley Jackson, il cui celebre romanzo del 1959, L’incubo di Hill House, è stato fonte d’ispirazione per quella che viene considerata dallo stesso Stephen King la migliore serie tv horror disponibile su Netflix, James DeMonaco non ha mai dichiarato di aver tratto ispirazione da queste due opere.
In realtà, l’idea alla base de La Notte del Giudizio sarebbe sorta nel regista in seguito ad un incidente stradale che coinvolse lui e sua moglie sulle strade di New York: un incidente che sarebbe potuto trasformarsi in tragedia e per il quale il responsabile non mostrò alcun rimorso.
Stando a quanto dichiarato nel 2014 da DeMonaco durante un’intervista con il periodico Complex, infatti, tutto sarebbe nato dalla reazione di sua moglie all’incidente:
So che sembrerà molto inquietante e cupo che abbia detto questo: è un medico, lavora con i bambini ed è una donna dolce.
Ma stavamo guidando sulla Brooklyn–Queens Expressway e un guidatore ubriaco ci ha tagliato la strada e ci ha quasi ucciso.
Non aveva alcun rimorso per averlo fatto.
Sono dovuti intervenire i poliziotti, c’è stata una grande scenata.
Mia moglie era così agitata per l’atteggiamento di questo tizio; è tornata in macchina, si è girata verso di me e mi ha detto: “Non sarebbe fantastico se tutti potessimo compierne liberamente uno all’anno?”.
E io ho replicato: “È una cazzata, tesoro”, ma mi è rimasta impressa l’idea che tutti possano avere un omicidio impunito all’anno.
Confermando quanto dichiarato anche nel 2018 ai microfoni del Los Angeles Times, il regista dei primi tre capitoli de La Notte del Giudizio, sempre attento a premettere e sottolineare come sua moglie sia una persona rispettabile, altruista e amorevole, ha rivelato che la fonte d’ispirazione per le vicende della saga sia stato sì un incidente stradale, ma, volendo leggere ancora tra le righe, anche la frenetica vita quotidiana e, in particolare, i momenti di tensione e rabbia che possono cogliere tutti, anche i più rispettabili, altruisti e amorevoli tra noi.
Fonte: Collider