Quella di Rambo è una delle due grandi saghe che hanno visto protagonista Sylvester Stallone e che hanno contribuito a lanciarne la carriera come uno dei grandi protagonisti degli action movie degli ultimi decenni del ventesimo secolo.

Eppure, stando alle dichiarazioni del regista del primo film, il franchise sarebbe potuto finire già dopo il primo capitolo senza l’intervento dell’interprete a cui è stato permesso, anche grazie all’apprezzatissimo lavoro fatto su Rocky, di cambiare il finale della vicenda tratta dal libro di David Morrell.

Dopo aver raccontato la storia del coltello che arma la mano della Belva della Notte in Cobra, torniamo a occuparci di un grande cult di Sylvester Stallone per condividere le parole di Ted Kotcheff riguardo il cambiamento nella sceneggiatura voluto e ottenuto dall’interprete newyorkese.

Rambo
Sylvester Stallone

La storia raccontata nel primo Rambo, adattamento del romanzo First Blood, che si proponeva di raccontare la difficoltà di reinserimento nella società per i veterani di guerra, è caratterizzata da una marcata crudezza nonostante il lavoro fatto da Stallone per rendere il film e il suo personaggio più facili da digerire.

L’attore ha infatti spinto per rendere John Rambo meno violento rispetto all’opera originale e per regalargli un finale diverso rispetto a quello pensato per lui dallo scrittore canadese nel suo primo romanzo pubblicato, uscito nel 1972.

Se nel libro il protagonista era colpevole dell’uccisione di diversi rappresentanti delle forze dell’ordine, nel lungometraggio Rambo risulta essere molto meno controverso e in qualche modo più morbido, in modo da poter ottenere con più facilità la simpatia del grande pubblico.

Un trattamento molto simile è stato quello ricevuto dal finale del film, in cui Rambo si sarebbe dovuto sucidare (mentre nel libro viene ucciso da uno dei suoi inseguitori) ponendo fine nel peggiore dei modi alle proprie sofferenze.

Rambo
Sylvester Stallone

Durante un’intervista con EW, Ted Kotcheff ha raccontato dell’intervento di Stallone, deciso a cambiare la conclusione della narrazione:

Sylvester si è alzato e ha detto: ‘Ted, posso parlarti un attimo?’. Mi ha detto: ‘Sai, Ted, abbiamo fatto passare tante cose a questo personaggio. La polizia abusa di lui. Viene inseguito all’infinito. I cani gli danno la caccia. Salta dalle scogliere. Corre nell’acqua gelida. Gli sparano al braccio e deve ricucirlo da solo. Tutto questo, e ora lo uccidiamo?’

Rambo
Sylvester Stallone

Il regista optò per girare una nuova scena dopo quella inizialmente prevista e, nonostante una prima opposizione da parte della produzione ai cambiamenti per il finale, gli screening dimostrarono come il pubblico preferisse l’happy ending, convincendo tutti a dare un’altra possibilità al soldato che sarebbe poi tornato in altri quattro film e in una serie animata, diventando uno dei personaggi più famosi e riconoscibili dell’ultimo mezzo secolo di cinema.

A proposito di ripensamenti clamorosi, vi lasciamo alla storia del sequel di E.T. che non è mai stato girato.

Fonte: EW

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