Fast and Furious: perché Vin Diesel non prese parte a 2 Fast 2 Furious?

Il franchise di Fast and Furious ha sviluppato il suo successo miliardario su pochi e semplici ingredienti che sono riusciti ad attrarre milioni di fan in tutto il mondo già dal primo capitolo, capace di sbancare il botteghino nell’estate del 2001.

Uno degli elementi fondanti della serie di film è costituito dal cast di attori che, sin dalla sua genesi ha dato vita agli amatissimi personaggi intenti a destreggiarsi tra corse clandestine e missioni da portare a termine.

In questo senso, possiamo affermare con certezza che non si possa pensare a Fast and Furious senza pensare a Vin Diesel e al suo Dominic Toretto, grande protagonista della saga e centro gravitazionale attorno a cui ruotano molte delle vicende della storia.

Eppure, Vin Diesel non fu uno degli attori che presero parte a 2 Fast 2 Furious, sequel diretto dell’originale, tornando solo per un cameo nel terzo episodio prima di riappropriarsi definitivamente delle produzioni appartenenti alla narrazione principale.

In una vecchia intervista, l’attore di Pitch Black ha spiegato quali furono le motivazioni che lo spinsero a fare un passo indietro rispetto all’idea di tornare dopo l’exploit del lungometraggio che avrebbe dato vita a tutto il resto.

Dopo aver riportato le parole dei protagonisti della saga di Una Notte da Leoni a proposito della possibilità di realizzare un quarto film, torniamo a occuparci di sequel, questa volta assolutamente già concreti, per condividere il pensiero del californiano riguardo la decisione di non prendere parte al progetto datato 2003.

Fast and Furious
2 Fast 2 Furious
Vin Diesel
Dominic Toretto

Un Fast and Furious e uno soltanto per Dominic Toretto?

Insieme a quella di Brian, portato in scena dal compianto Paul Walker, Dominic Toretto è stata la figura su cui si è retto un franchise spumeggiante e in grado di rinnovarsi conservando il suo fascino nei confronti del pubblico originale e ampliando la pletora di spettatori a cui rivolgersi.

Durante una chiacchierata con #Legend, l’attore ha rivelato i motivi che lo hanno portato a declinare l’offerta di comparire nel secondo film:

Dopo aver realizzato il primo film, ricordo che mi ritrovavo in una stanza piena di grandi amministratori delegati e di persone che possedevano il franchise. Eravamo a una cena a Londra per celebrare il successo del film. Uno dei ragazzi mi disse: ‘Dobbiamo rifarlo’. Ricordo di aver detto a tutti i presenti: ‘Non potete rifarlo. Non potete toccarlo. Dovete lasciarlo stare’. I sequel si erano guadagnati una pessima reputazione e io avevo iniziato a pensare al primo Fast and Furious come a un classico, come a un Gioventù Bruciata.

Se lo avessimo sequelizzato al modo in cui facevano gli studios all’epoca, mettendo insieme una storia raffazzonata, avrei visto rovinata la possibilità che quel primo film diventasse un classico. Anche se non avevo raggiunto un certo livello di successo finanziario, rifiutai i 25 milioni di dollari che mi offrirono per fare il secondo film.

Ero un idealista e, per me, la sceneggiatura non stava continuando la storia. Pensavo: se devi fare un sequel, fallo come Francis Ford Coppola, fallo come uno dei grandi della letteratura. Ma non era quello che stavano facendo. Stavano capitalizzando sul marchio cercando di sfruttare il successo più a lungo possibile

Naturalmente il film fu prodotto comunque, facendo a meno della presenza di Toretto e costruendo una trama completamente incentrata su Brian e circondando Paul Walker di nuove star che riuscissero in qualche modo a non fare sentire troppo la mancanza dell’altro volto principale.

Fast and Furious
2 Fast 2 Furious
Vin Diesel
Dominic Toretto

Il cameo in Tokyo Drift e il ritorno come protagonista e produttore

Nonostante le critiche negative ricevute da 2 Fast 2 Furious, l’accoglienza al botteghino fece optare per una terza produzione a cui Vin Diesel partecipò apparendo soltanto in un cameo finale prima del suo ritorno in grande stile all’interno della saga.

Per quanto concerne la scelta di rientrare nel franchise, l’attore ha continuato:

Dopo The Fast and The Furious: Tokyo Drift, mi è venuto in mente: perché non fare il produttore? Perché non supervisionare il lavoro e scrivere e creare ciò che voglio per questo film? All’inizio c’era un grande senso di diversità, di cui rimanevano ancora i resti.

La diversità era il carburante della narrazione. Volevo trasformare quella diversità in un multiculturalismo fresco. Volevo proporre che si potessero ripresentare le stesse idee e mettere persone di tutti i colori, etnie e nazionalità diverse e dimostrare che la loro fratellanza può essere uguale a quella di chiunque altro

Da quel momento Vin Diesel ha preso parte a tutti i film della saga originale (è assente in Hobbs & Shaw) sia in qualità di interprete che come produttore, portando avanti una strategia costruita grazie alla sua esperienza come fruitore e come produttore di opere d’intrattenimento:

Ho posseduto un’azienda di videogiochi e capisco la mentalità dei videogiocatori secondo cui se gioco a un gioco o guardo ore di film, il successivo dovrebbe presentare una migliore comprensione della mitologia. Bisogna continuare la storia e abbracciare una vera e propria natura episodica del racconto. Quando sono tornato allo studio con le trame per tre diversi film di Fast, mi hanno quasi buttato fuori dal lotto.

Mi hanno detto: ‘Sei fortunato se ne facciamo uno’. Ma io pensavo a due o tre film in anticipo. Credo che questo derivi dagli anni in cui ho giocato a Dungeons and Dragons, e in cui ho imparato a creare un concetto che durasse. Quando hai a che fare con grandi aziende e quando hai un tale successo, devi continuare a trovare modi per essere brillante. Devi pensare a come fare in modo che il mondo torni a vedere Fast Eight. È una pressione maggiore di quanto si possa immaginare

Col senno di poi si deve riconoscere a Vin Diesel il fatto che le sue percezioni e le sue scelte legate a Fast and Furious fossero corrette e che quelle stesse decisioni abbiano probabilmente decretato il successo di uno dei franchise più amati degli ultimi vent’anni di cinema.

Quando esce Fast X: Parte 2

In attesa di vedere il prossimo film della saga, Fast X : Parte 2, in uscita il 4 aprile 2025 nelle sale statunitensi, vi lasciamo alla nostra anteprima dedicata a Knives Out: Wake Up Dead Man, terzo film di un’altra saga che sta facendo impazzire i cinefili.

Fonte: #Legend

Fast and Furious
2 Fast 2 Furious
Vin Diesel
Dominic Toretto
Link Affiliato Amazon