San Valentino: 5 film da regalarsi

Il 14 febbraio, come ogni anno, cadrà San Valentino, la festività che, passati Natale, Capodanno e l’Epifania, spinge milioni di esseri umani in tutto il mondo a cercare il regalo perfetto per la persona del cuore, per quella con cui, ci si augura, si possa invecchiare insieme.

E allora via con mazzi di fiori, scatole di cioccolatini e ogni sorta di gadget, dal più ricercato al più improbabile, dal più costoso a quello che si accompagna con un classico ma sempre efficace basta il pensiero.

Dalla Torre 21 non abbiamo intenzione di vendervi nulla, né di consigliarvi il dono perfetto per la vostra dolce metà o per colui o colei che sperate di conquistare: su questi lidi si parla di cinema e della passione che ci lega alla settima arte, quindi perché non consigliarvi un bel film – che non sia, badate bene, la classica commedia romantica sdolcinata – da godervi in compagnia di una persona speciale o, semplicemente, di voi stessi in occasione di San Valentino?

San Valentino
Film
Cinema

Forrest Gump

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Cinema
Forrest Gump

Nella lista dei regali che, tradizionalmente, si vanno ad acquistare per (quella che si spera sia) l’anima gemella, sicuramente i cioccolatini si piazzano in vetta alla classifica. Come non partire, quindi, da…Mamma diceva sempre: “La vita è come una scatola di cioccolatini. Non sai mai quello che ti capita”?

Robert Zemeckis, quasi dieci anni dopo aver diretto il primo iconico film della trilogia di Ritorno al Futuro (di cui, stando alle parole del co-sceneggiatore, non ci sarà mai un quarto capitolo), e, più precisamente, nel 1994, portò in sala Forrest Gump.

La pellicola, che vede protagonista Tom Hanks, riscosse un enorme successo tra pubblico e critica, aggiudicandosi ben 6 statuette agli Oscar dell’anno successivo: Forrest Gump, con il suo incedere in quarant’anni di storia americana, tra risate e più di qualche lacrima, conquistò Hollywood vincendo l’ambito premio come miglior film, migliore regia, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura non originale, miglior montaggio e migliori effetti speciali.

L’interpretazione di Hanks, in particolare, nei panni del ragazzo che fin da bambino vive con problemi di deambulazione e il fardello di un quoziente intellettivo inferiore alla media, ma che non si lascia abbattere dalla durezza della vita, non può non far breccia nel cuore di chi, nel giorno dedicato all’amore, faccia fatica a trovare un buon film tra il marasma di commedie romantiche dal finale, a nostro avviso, scontato.

Pulp Fiction

San Valentino
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Cinema
Pulp Fiction

Se i cioccolatini di Forrest alla fermata dell’autobus non fanno per voi, magari apprezzerete un frullato da cinque dollari al Jack Rabbit Slims in compagnia di Uma Thurman con il suo affilatissimo caschetto bruno.

Classe 1994, il secondo lungometraggio firmato da Quentin Tarantino e del quale vi abbiamo presentato cinque iconici elementi scenici legati ad altrettante sequenze cult per celebrarne i trent’anni potrebbe fare al caso vostro se, per San Valentino, voleste regalare o, perché no, regalarvi una dose di adrenalina (non dritta nello sterno, ci auguriamo) e una folta collezione di citazioni da sfruttare con quell* amic* che sognate da anni di conquistare.

Partendo dalla dissertazione tra Vincent Vega e Jules Winnfield sul significato erotico dietro un massaggio ai piedi, proseguendo con il passaggio fittizzio della Bibbia più citato nella storia del cinema, fino ad arrivare alla risolutezza di Mr Wolf e al chopper di Zed cavalcato da Butch, avrete l’imbarazzo della scelta.

Sì, lo sappiamo: non vi stiamo consigliando una perla nascosta pescata casualmente nel mare magnum del panorama cinematografico internazionale. Pulp Fiction è un classico, come un mazzo di rose rosse. Ma voi, sinceramente, avreste il coraggio di venirci a dire che una dozzina di fiori scarlatti, perfetti anche prima che il fioraio li privasse delle spine, non faccia la sua figura?

The Departed

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The Departed

Ebbene, se le pellicole finora citate non fanno per voi, non avete voglia di commuovervi correndo con Forrest né di ballare al fianco di John Travolta, abbiamo un altro consiglio cinematografico nella manica.

A San Valentino, dopo una cena galante o una pizza d’asporto sul rassicurante divano di casa vostra, potreste optare per la visione di un capolavoro firmato nel 2006 da Martin Scorsese: The Departed.

Con Jack Nicholson e le sue espressioni facciali sempre sul pezzo nei panni del boss mafioso irlandese Frank Costello, un giovane Leonardo DiCaprio a ricoprire il ruolo di un aspirante poliziotto fermato dalla sua complicata storia familiare e Matt Damon che interpreta il moralmente discutibile Colin Sullivan, il lungometraggio del filmmaker newyorkese vi farà passare un dopo cena carico di suspense e tensione tra le strade di una Boston in cui serpeggia la corruzione e il bene e il male non hanno confini netti e tangibili.

Senza perderci in spoiler, mentre ci risuona in testa una colonna sonora che già da sola varrebbe il vostro tempo, la pellicola da Oscar del regista originario del Queens, di cui vi abbiamo spiegato il significato delle X piazzate, non a caso, sullo sfondo, è sì un thriller poliziesco in cui l’azione e i colpi di scena la fanno da padrone, ma a tratti potrà soddisfare la vostra voglia di tenerezza con la piega che prenderà il rapporto tra Billy Costigan e la sua terapeuta, la psicologa Madolyn Madden (Vera Farmiga).

Her

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Her

Cambiamo totalmente genere e scenario: il 14 febbraio è per voi un giorno da non ricordare sul calendario, in preda alla malinconia e alla tristezza non avete con chi passare la serata e quella nuova app d’incontri che il vostro migliore amico vi ha convinto a installare non ha dato gli esiti sperati.

Vi siete scaldati la cena, dopo una giornata passata in ufficio e cercate un film da guardare per tirarvi su: bene, permetteteci di sconsigliarvi la pellicola diretta da Spike Jonze nel 2013 con protagonista Joaquin Phoenix, recentemente apparso nel controverso Joker: Folie à Deux.

Her è un film che fa male, un film che parla di solitudine, che vi farà quasi vivere la condizione esistenziale di Theodore con le sue problematiche relazionali, la sua incapacità di accettare la fine del suo matrimonio e il suo insolito rapporto con Samantha, che non ha corpo ma solo voce (nel doppiaggio originale, quella di Scarlett Johansson).

Samantha, Lei, è un’intelligenza artificiale che risiede in un nuovo sistema operativo che può uscire dalle mura di casa – a differenza di Cassandra, la protagonista della nuova miniserie Netflix della quale abbiamo cercato di snocciolare i temi -, acquistabile nella Los Angeles del futuro portata in scena con maestria dal regista nato a Rockville, tanto da essergli valsa un premio Oscar.

L’atipica relazione intima che verrà a crearsi tra i due apre a riflessioni sulle pieghe che potrebbe prendere, in un futuro forse non troppo lontano, l’utilizzo dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana dei singoli. E vi regalerà, qualora decidiate di non ascoltarci e premere il tasto play, una serata in cui riflettere sui vostri fallimenti in campo relazionale. Ma, almeno, l’avrete fatto in nome del buon cinema.

Il Lato Positivo

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Il lato positivo

Concludiamo questa carrellata di film che poco hanno a che vedere l’uno con l’altro e che, sicuramente, poco hanno in comune con le favole moderne che i cataloghi delle maggiori piattaforme di streaming vi suggeriranno in occasione della festa di San Valentino, con un ultimo film, uscito nel 2012, che tratta sì di sentimenti ma anche, e soprattutto, di disturbi mentali.

Nel 2012, diretto da David O. Russell, usciva The Silver Lining Playbook, distribuito in italiano con il titolo Il lato positivo, l’adattamento cinematografico dell’omonimo bestseller di Matthew Quick.

Nel film, Pat Solitano, interpretato da Bradley Cooperl’attore che si è recentemente detto pronto a girare una quarta Notte da Leoni – dopo aver perso tutto e aver passato otto mesi a cercare di curare il suo bipolarismo, torna a vivere con i genitori a Philadelphia, deciso a rimettersi in forma come un contemporaneo Rocky e a riconquistare l’ex moglie.

Nella vita dell’uomo, però, piomberà come un fulmine a ciel sereno Tiffany, una giovane che, dopo la tragica perdita del marito, vive tra picchi di depressione ed eccessi promiscui: vi state chiedendo come andrà a finire tra i due? Non siamo qui per svelarvi il finale del film, come al solito. Ma, qualora vogliate scoprirlo e cerchiate un film che possa farvi sorridere e anche riflettere, vi consigliamo di dare un’occasione a questa pellicola, per la quale Jennifer Lawrence, vestendo i panni di Tiffany, si è guadagnata un meritato premio Oscar.