Il true crime, che racconta con minuzia di dettagli la cronaca nera, a volte romanzandola ma cercando sempre di far luce sulle questioni legali e sociali connesse ai crimini, sta sempre di più divenendo un genere narrativo che attira una grande fetta di spettatori grazie alla capacità di far leva sull’empatia del pubblico.
Lo sanno bene le piattaforme di streaming online, tra cui Netflix, che ha dedicato una sezione apposita a film, serie tv e documentari incentrati su fatti cruenti e scandalosi di cronaca, riscuotendo un enorme successo in termini di ascolti.
Dalla Torre 21, dopo aver ricordato la storia vera che ha ispirato The Order, il film diretto da Justin Kurzel, siamo qui a consigliarvi cinque imperdibili serie tv disponibili su Netflix e che ruotino intorno al true crime, spaziando tra serial killer divenuti sinistramente famosi nel mondo, casi di cronaca nera rimasti insoluti e personaggi fraudolenti e controversi.
Monster
Come non partire, in questa nostra lista di consigli, con l’acclamata serie tv antologica ideata da Ryan Murphy di American Horror Story e Ian Brennan, già produttore di Glee?
Monster, uscita con una prima stagione nel 2022 incentrata sulla storia vera di Jeffrey Dahmer, passato alla cronaca come il cannibale di Milwaukee, seguita lo scorso anno da 9 episodi narranti la controversa vicenda dei fratelli Menéndez, fa al caso vostro se foste interessati a una serie tv che, pur concedendosi qualche licenza poetica, sappia farvi entrare nella mente del killer, che non viene depenalizzato nell’esposizione, ma mostrato per quello che è, con le sue fragilità umane, troppo umane.
Qualora abbiate già avuto modo di dedicare con piacere il vostro tempo a questo show televisivo, sarete lieti di sapere che è in cantiere una terza stagione che porterà sul piccolo schermo il Macellaio di Plainfield, al secolo Edward Theodore Gein.
Per Elisa – Il Caso Claps
Da una serie ideata e girata oltreoceano passiamo a un prodotto tutto italiano, incentrato su un caso avvenuto proprio nel Bel Paese: Per Elisa – Il Caso Claps è una miniserie tv, disponibile su Netflix da luglio 2024, diretta da Marco Pontecorvo e intenzionata a raccontare la sparizione della giovane potentina.
I resti di Elisa, scomparsa in vicende poco chiare nel settembre del 1993, vennero rinvenuti nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità solo diciassette anni dopo, gettando ombre sull’istituzione ecclesiastica e scatenando non poche polemiche nell’opinione pubblica.
La serie tv, basata sul libro Sangue sull’Altare del giornalista britannico Tobias Jones, è stata scritta e prodotta con la consulenza della famiglia Claps e, oltre a narrare della vicenda svoltasi in Basilicata, porta in scena l’omicidio della britannica Heather Barnett, trovata mutilata in casa propria: per entrambi gli omicidi, stando a quanto raccontatoci dagli atti giudiziari e dalla serie attraverso i suoi avvincenti e toccanti sei episodi, è stato accusato Danilo Restivo, che attualmente sta scontando la sua pena oltremanica.
Baby Reindeer
Da fatti di cronaca nera narrati sul piccolo schermo attraverso ricostruzioni e atti giudiziari, con la miniserie Netflix scritta e interpretata da Richard Gadd, ci spostiamo su una storia vera, o almeno così viene definita nei titoli d’apertura del primo episodio, che sarebbe accaduta allo stesso attore.
Vincitore, con la sua Baby Reindeer, di tre Emmy Awards, per la miglior miniserie tv, per la miglior sceneggiatura e come migliore attore protagonista, il comico scozzese ha portato nelle case di milioni di persone in tutto il mondo la sua esperienza come vittima di stalking.
Dalla Torre 21 siamo qui a consigliarvi di dare una chance alla serie disponibile su Netflix dallo scorso anno, che molto ha fatto parlare di sé, sia per la sua capacità di coinvolgere il pubblico e restare in vetta alle classifiche dei consigliati per settimane, sia per la reazione di Fiona Harvey, la donna che avrebbe ispirato il personaggio di Martha, che ha messo in dubbio che i fatti descritti nello show fossero realmente veritieri.
Se è vero che un giudice ha stabilito che la Harvey possa lecitamente denunciare per diffamazione Gadd, il prodotto televisivo regalatoci dal britannico merita, per realizzazione e sceneggiatura, l’attenzione degli appassionati di true crime e, per i delicati temi trattati, quella di tutti.
Inventing Anna
Spostandoci su temi in qualche modo più leggeri, pur rimanendo su fatti criminosi realmente verificatisi, vi consigliamo la visione di una serie tv che compie quest’anno tre anni, ma che probabilmente potrebbe ancora stuzzicare il vostro interesse: Inventing Anna, ideata da Shonda Rhimes e ispirata all’articolo Maybe She Had So Much Money She Just Lost Track of It, della giornalista Jessica Pressler, narra sul piccolo schermo la storia della truffatrice russa Anna Sorokin.
La ragazza, divenuta famosa con la falsa identità di Anna Delvin, riuscì a infiltrarsi nell’alta società newyorkese e a vivere da milionaria alle spalle di conoscenti e partner, fingendosi un’ereditiera tedesca perennemente impossibilitata, per i motivi più disparati, a riuscire a trasferire i suoi fondi dalla Germania.
La vera Anna, interpretata magistralmente da Julia Garner in questo show televisivo del 2022, è stata arrestata nel 2017 con l’accusa di aver frodato amici, banche e hotel negli Stati Uniti per un ammontare di 275.000 dollari: per calarsi al meglio nel personaggio, l’attrice incontrò la protagonista della vicenda in carcere (come riportato in un articolo del 2020 del Wall Street Journal).
Apple Cider Vinegar
Concludiamo questa nostra lista di consigli per la visione con una delle più recenti serie tv a tema true crime comparsa sulla piattaforma di streaming californiana: stiamo parlando dell’australiana Apple Cider Vinegar, diretta da Jeffrey Walker e ideata da Samantha Strauss, che ci racconta, nei sei episodi che la compongono, la controversa vicenda della wellness influencer Belle Gibson.
La blogger ebbe la capacità, agli albori di Instagram, di farsi strada nel mondo dei social network e di riscuotere successo e approvazione persino alla Apple: dopo aver dichiarato di convivere con una diagnosi di un tumore incurabile al cervello, la Gibson si fece conoscere online con la sua applicazione salutista The Whole Pantry, che promuoveva uno stile di vita sano e un’alimentazione corretta e bilanciata come alternativa alla medicina tradizionale nella lotta contro il cancro.
Il marcio in questa storia, tralasciando la personale opinione che ogni spettatore potrà farsi autonomamente sulla veridicità della storia personale della Gibson, sia guardando la serie con protagonista Kaitlyn Dever che cercando maggiori informazioni sul web, sta nei fondi che l’influencer avrebbe raccolto per nobili cause e mai devoluti agli enti benefici cui sarebbero spettati.
Augurandoci di avervi guidato al meglio nel mare magnum di prodotti audiovisivi basati sulla cronaca nera e giudiziaria, vi consigliamo di dare un’occhiata anche alla nostra lista di cinque film sul mondo dell’alta finanza.