The Order, thriller del 2024 diretto da Justin Kurzel, ha segnato il suo debutto su Prime Video appassionando i fan del genere con il racconto, tratto da una storia vera, incentrato sull’organizzazione di stampo razzista da cui l’opera prende il titolo e sull’operazione dell’FBI volta a sgominarla.
In una recente intervista, il filmmaker australiano ha parlato di come, nonostante siano passati quarant’anni da quando i fatti sono avvenuti, le tematiche del film siano ancora tremendamente attuali, ribadendo quindi l’importanza di continuare a raccontare certi aspetti del passato.
Dopo aver condiviso la storia vera che ha ispirato The Order e aver parlato del libro messo al centro della narrazione del lungometraggio, vi lasciamo alle dichiarazioni di Kurzel e alle sue considerazioni più che legittime sul preoccupante stato della nostra società contemporanea.

In una lunga chiacchiera con il Calgary Herald, Justin Kurzel ha infatti spiegato quanto sia rimasto affascinato dal saggio che aveva già avuto modo di raccontare la vicenda e come, andando avanti con la produzione, si sia reso conto del fatto che i nostri tempi potrebbero stare ponendo le basi per un ripetersi della storia dal sapore ancora più aspro:
Sono passato dal pensare che sarebbe stato divertente girare questo film, perché volevo fare un film americano e The Order sembrava essere nelle mie corse, fino a una riflessione molto preoccupata sull’oggi e sull’eredità di questo particolare gruppo. Mentre scrivevamo la sceneggiatura, la giravamo e la montavamo, e poi ora, con l’uscita del film, il mondo intorno a noi è cambiato e si è trasformato, generando una discussione molto diversa, quasi a livello mensile, su questo film.
È interessante: quando si ricevono sceneggiature ambientate in un periodo particolare si pensa al fatto che quelle siano cose successe all’epoca. Ma quando si ottengono quei film in cui ciò che è accaduto all’epoca è simile a quello che sta succedendo ora e che, in qualche modo, alimentano una paura o uno Zeitgeist odierno, sai che hai tra le mani qualcosa di forte.
Mi è sempre sembrato un film su un particolare insieme di eventi ambientati in un particolare periodo. Ma ho sicuramente avuto più discussioni su questo film e sul suo rapporto con il presente di quanto probabilmente potessi immaginare

A proposito di storie vere che risuonano con i nostri complicatissimi tempi, vi lasciamo al nostro racconto della vicenda dei Freedom Writers che ha ispirato il film di Richard LaGravanese.
Fonte: Calgary Herald