Black Mirror 7: Charlie Brooker ha spiegato come i nuovi episodi abbiano trattato i temi dell’IA e dell’isolamento sociale

In occasione della promozione di Black Mirror 7, il creatore della serie, Charlie Brooker, e la produttrice Jessica Rhoaders hanno rilasciato una breve intervista a SciFiNow per discutere dell’approccio dei nuovi episodi a certe tematiche specifiche.

In particolare, la chiacchierata con il magazine è stata incentrata sulle narrazioni relative all’intelligenza artificiale e all’isolamento sociale, presentate rispettivamente negli episodi Hotel Reverie e Come un Giocattolo.

Dopo aver condiviso il trailer di Black Mirror 7, che ha rivelato trame e titoli delle nuove puntate, torniamo dunque a occuparci della serie antologica per riportare le parole della mente dietro a uno dei progetti fantascientifici più di successo dell’ultimo decennio.

Black Mirror 7
Black Mirror 7 intervista
Charlie Brooker
Netflix 
Intelligenza Artificiale

L’argomento intelligenza artificiale è ormai da mesi al centro del dibattito pubblico e, in questo senso, un racconto capace di trattarlo nello stile di Black Mirror era assolutamente auspicabile oltre che prevedibile.

La premessa di Hotel Reverie, in cui una stella di Hollywood si ritroverà a lavorare in un film interagendo con personaggi generati dall’IA, sembra dunque l’espediente perfetto per fornire un punto di vista della materia nel contesto dell’industria cinematografica, ultimamente molto attenta alla questione.

Charlie Brooker ha spiegato come, per l’episodio, abbia vagliato diverse opzioni, scegliendo poi per un certo tipo di approccio lasciandosi suggestionare dal cinema del passato:

L’idea deriva da un paio di direzioni diverse. Avevo un’idea che era una specie di horror e un’altra che si riferiva a una specie di gioco comico in cui qualcuno si ritrova a essere protagonista di un film su James Bond.

Questi due concetti sono rimasti nella mia testa a galleggiare in maniera effimera e quindi ho casualmente visto Breve Incontro, che non avevo mai visto e quindi ho pensato di mettere insieme le due visioni e creare una storia romantica. Come in altre puntate di Black Mirror questa in particolare non si sviluppa in qualcosa di completamente horror, ma è più una riflessione su cosa sia reale e cosa sia umano, cercando di non arrivare a una risposta definitiva. È una sorta di ghost story

Black Mirror 7
Black Mirror 7 intervista
Charlie Brooker
Netflix 
Intelligenza Artificiale

A proposito di Come un Giocattolo e della situazione di isolamento subita durante il periodo della pandemia di COVID-19 che ha ispirato l’episodio, lo sceneggiatore ha quindi continuato:

Penso che probabilmente tutti stiamo ancora processando quanto accaduto durante la pandemia e cosa abbia significato per la società e per noi come individui. Nell’episodio c’è un personaggio che si ritrova abbastanza isolato e che viene evitato da una società in cui fa fatica a inserirsi.

E, ancora una volta, la considerazione è sul fatto che la tecnologia può portarci all’isolamento o può rappresentare un modo per stare insieme e aiutarci a comunicare. È dunque un’osservazione su come la tecnologia sia neutrale e tutto si riferisce a come sia cruciale il modo in cui noi usiamo questi strumenti

Black Mirror 7
Black Mirror 7 intervista
Charlie Brooker
Netflix 
Intelligenza Artificiale

Ricordando che Black Mirror 7 sarà disponibile su Netflix a partire dal 10 aprile 2025, e restando in argomento show televisivi d’eccellenza, vi lasciamo a una nostra lista di 6 incredibili serie tv ormai quasi dimenticate.

Fonte: SciFiNow

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